Sala Consilina, soppressione tribunale: Gianfranco Valiante scrive al ministro della Giustizia
| di Federico MartinoIl presidente della Commissione regionale d’inchiesta anticamorra, Gianfranco Valiante, ha scritto al ministro della Giustizia, Paola Severino, per sollecitare un incontro con i sindaci del Vallo di Diano e i rappresentanti del consiglio dell’Ordine degli Avvocati, affinché si possa affrontare e risolvere la vicenda riguardante la paventata chiusura del Tribunale di Sala Consilina. “Grave preoccupazione” è stata espressa dai sindaci del territorio del Vallo di Diano e dal presidente del Consiglio dell’Ordine, in occasione della seduta della Commissione Anticamorra tenutasi proprio a Sala Consilina la scorsa settimana. “La soppressione del Tribunale – spiega Valiante nella lunga ed articolata missiva indirizzata al ministro – da sempre insostituibile deterrente contro la criminalità e presidio di legalità in una vasta area che fa da cerniera tra la Campania e la Calabria, determinerebbe una riduzione della presenza dello Stato e delle Autorità in un territorio che, per la sua posizione strategica, è particolarmente appetibile alle organizzazioni criminali. A ciò va aggiunto – continua il presidente della Commissione anticamorra – che la chiusura degli uffici creerebbe notevoli disagi alla popolazione del luogo che sarebbe costretta, per tutelare i propri diritti, a recarsi al Tribunale di Salerno a sua volta già pesantemente oberato di lavoro e strutturalmente inadeguato ad ospitare il personale proveniente da Sala Consilina. Stesso problema si verificherebbe – precisa Valiante – in caso di accorpamento del presidio al Tribunale di Vallo della Lucania”. “Peraltro – continua la missiva – il Tribunale di Sala Consilina è certamente, dei presidi giudiziari della Campania, uno di quelli che maggiormente ha dato impulso all’innovazione legata alla diffusione del processo civile telematico, dimostrandosi particolarmente attento ad ogni iniziativa volta a migliorare il servizio giustizia. Pur comprendendo – dice Valiante – che è necessario, per esigenze di bilancio, razionalizzare l’organizzazione degli uffici giudiziari, è bene evidenziare che in una regione come la Campania, con un’altissima presenza di organizzazioni criminali e di costanti attività microcriminali, la valutazione sulla chiusura di un presidio giudiziario non può rispondere solo ed esclusivamente a criteri di economicità ed efficienza, ma deve tener assolutamente conto che un Tribunale rappresenta un riferimento ed un baluardo per la popolazione”.
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