Caso petrolio Vallo di Diano, anche Cittadinanzattiva Vallo di Diano dice: “NO”

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Caso petrolio Vallo di Diano, anche Cittadinanzattiva Vallo di Diano dice: “NO”

Continua ad esprimersi il fronte del “NO”.

Questa volta a manifestare piena contrarietà alle trivellazioni della multinazionale Shell è Cittadinanzattiva Vallo di Diano che condivide pienamente la linea del NO dei sindaci ed auspica una presa di posizione concertata tra Enti locali, esponenti politici e territorio mettendo a disposizione le proprie risorse regionali e nazionali, oltre che locali, per approfondire i termini della questione.

La dichiarazione E’ da alcuni giorni che si e’ diffusa la notizia che la Shell intende trivellare per sondaggi un’area molto vasta nel Vallo di Diano – ricordano i vertici di Cittadinanzattiva – anche se l’istanza relativa al permesso di ricerca venne presentata il 23 settembre 2005; da allora, quando la notizia apparve sul Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e della Geotermia (il n.10 del 31.10.2005), nessun Ente si è curato di reagire.

Infatti la corsa alla valorizzazione delle risorse locali tramite i vari progetti finanziati è stata notevole oltre che lodevole, si pensi ad es. a Progetti Leader, Patti Territoriali, Patti Agricoli, PIT Certosa, PIT Parco, PIR, misure del POR e del PSR, ecc..) grazie alle quali sono stati messi a punto molte attività imprenditoriali ed investimenti.

Poi, tutto ad un tratto perviene ai sindaci del nostro Vallo la comunicazione che il colosso Shell “deve” eseguire i sondaggi e probabilmente in futuro “dovrà” estrarre il petrolio.

Alcune considerazioni sono doverose.

– Se la Regione, lo Stato e la Comunita’ Europea, oltre che gli Enti locali, sponsorizzano una linea di sviluppo basata sullo scenario ecocompatibile con notevoli investimenti finanziari, non è pensabile di ignorare da un momento all’altro quanto è stato fatto dicendo al territorio “ragazzi abbiamo scherzato, da oggi estraiamo petrolio”. Qualcuno dirà che il petrolio e’ buono e che ci serve, ma la risposta è che non possiamo andare contemporaneamente in due direzioni strategiche totalmente opposte quali sviluppo ecosostenibile e produzione pesante di energia, e non è la prima volta che lo facciamo osservare, si pensi al caso della Centrale a Biomassa di Atena Lucana.

– Nessuno vuole ignorare la valenza del rinvenimento di importanti giacimenti di petrolio nel nostro territorio, soprattutto nel momento dell’attuale congiunture, ma non facciamo gli errori del passato con scelte avventate e superficiali improntate all’improvvisazione. E’ in gioco il nostro territorio!

E a che varrebbe un bonus di cento euro ad abitante, come in Basilicata, di fronte ad un ambiente invivibile e senza futuro?

Ben venga, quindi, la linea del no alle trivellazioni espressa dai sindaci – conclude Cittadinanzattiva – ma occorre essere energici e completi nelle determinazioni oltre che tempestivi. E poi le scelte strategiche non possono essere calate dall’alto ma devono essere studiate con il territorio e quindi condivise.

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