Laureana Cilento, sequestro scuola paritaria: esame a rischio per 200 studenti
| di Marianna ValloneOltre 200 studenti rischierebbero di non poter sostenere l’esame di maturità dopo il sequestro della ‘Istituto Tecnico per Ragionieri e Geometri paritario’ di Laureana Cilento e Ceraso.
Lo scorso maggio l’istituto è stato posto sotto sequestro preventivo dalle fiamme gialle di Agropoli, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, e i due fratelli che gestiscono l’istituto indagati per il reato di falso ideologico continuato commesso da pubblico ufficiale nella produzione di certificati amministrativi.
Il provvedimento della misura cautelare deriverebbe dallo svolgimento di articolate indagini di polizia giudiziaria: dopo le prime verifiche fiscali nei confronti delle società, e riconducibili ai due indagati, sarebbe stata constatata «la sottrazione di materia imponibile ai fini delle imposte sui redditi per circa 3 milioni di Euro ed il mancato versamento di 600.000 euro di ritenute operate sulla retribuzione del personale scolastico (40 Docenti e 7 amministrativi)».
I finanzieri avrebbero accertato il totale mancato funzionamento della scuola in entrambe le sedi, constatando che le 18 classi erano totalmente deserte e che le assenze degli alunni non erano sarebbero annotate sui registri di classe. All’atto dell’accesso nelle strutture, secondo quanto si apprende, sarebbero stati presenti soltanto i segretari amministrativi delle due scuole, che provvedevano a tenerle aperte, ed una sola professoressa presso la sede di Ceraso.
Intanto, ad oggi, sono oltre 200 gli studenti che rischiano di non poter sostenere l’esame di maturità. In questi giorni, infatti, sarebbe giunto un nuovo provvedimento emesso dall’ufficio scolastico regionale che avrebbe proceduto a revocare la parificazione: in sostanza, l’istituto ha perso la propria identità di scuola.
I proprietari hanno chiesto ricorso al Riesame, che però si esprimerà il 6 giugno; dunque, non ci sarebbero i tempi tecnici per sostenere gli esami di maturità considerando che la scuola chiude il 9 giugno. Per il Gip l’istituto è un «apparato di facciata che maschera e mimetizza un’attività d’impresa poco focalizzata sulla didattica e molto all’aspetto economico del business legato agli esami di idoneità e ad una frequenza improbabile di alunni residenti in regioni molto lontane».
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