Agropoli: operazione “spiagge libere”
| di Vincenzo Di SantoCon un operazione congiunta tra la guardia costiera e polizia municipale di Agropoli, si è svolta durante la notte e fino alle prime luci dell’alba un’incisiva attività di “bonifica” del lungomare San Marco dove, con abitudinaria non curanza, risultavano essere illecitamente posizionate decine di attrezzature balneari che, di fatto, creavano una palese ed illecita occupazione del pubblico arenile.
Oltre ad essere espressamente vietata dall’ordinanza balneare, e configurando peraltro un chiaro impedimento al pubblico uso del demanio marittimo, tale condotta – peraltro segnalata nei giorni scorsi da diversi frequentatori del litorale agropolese – ha reso impossibile la libera fruizione delle spiagge libere sul lungomare per gli avventori che già dalle prime ore del mattino si sono ritrovati costretti a cercare con difficoltà uno dei pochi lembi di arenile lasciato libero da coloro che occupavano in maniera stanziale aree devolute al pubblico utilizzo.
Dopo oltre due ore di attività, sono sequestrati 120 ombrelloni e numerose sdraio ed altre attrezzature balneari, che realizzavano una distesa continua ed ininterrotta in spregio alle vigenti normative. Naturalmente, alle operazioni poste in essere ha fatto seguito una denuncia alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania per occupazione abusivo di suolo demaniale ad opera di ignoti che – come facilmente immaginabile – difficilmente rivendicheranno la proprietà delle attrezzature per non incorrere in un inevitabile decreto penale di condanna.
Va segnalato peraltro come i curiosi che hanno notato l’attività – protrattasi fino al mattino – abbiano rivolte parole di sincero apprezzamento nei confronti del personale operante, a testimonianza di quanto l’attenzione verso tali comportamenti illeciti sia ben radicata nell’utenza, e su cui naturalmente non si abbasserà la guardia per tutto il mese di agosto.
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