Torricelle: toponimo, storia, leggenda… (Parte II)
| di Giuseppe ConteLa storia. L’esistenza di Torricelle è da accreditare a non più tardi dei primi lustri dell’anno mille, poiché già in un documento del 1009 si parla di un cenobio di “Sancte Marie de loco Turricelli” e spesso lo stesso viene ricordato insieme al monastero di San Giorgio, anch’esso esistito nello stesso territorio presso Acquavella. E più volte nei documenti successivi è di facile deduzione che Torricelle fosse ubicata nei pressi di Acquavella “ubi proprie Acquabona nominatur”. Le notizie, fra i primi anni dell’XI secolo e fino alla seconda metà inoltrata del XV, sono abbastanza costanti e numerose. Tuttavia, non è possibile risalire con esattezza agli anni della decadenza o meglio, gli anni in cui il villaggio si spopola definitivamente; ne è dato sapere con certezza il motivo che ne determinò la fine e a tal proposito è possibile solo ipotizzare.
Torricelle e i villaggi della “Stella”. La scomparsa di Torricelle può considerarsi, per certi versi, improvvisa, e questo fa desumere che la sua distruzione avvenne in modo rapido e non è da escludere che ciò sia dovuto all’incursione di popoli barbari che dalla costa, iniziarono a solcare l’Alento, risalendo fino alla collina ove sorgeva l’abitato. I continui saccheggi o l’eccessiva disfatta causata da una violenta invasione, poté essere il motivo del suo abbandono , costringendo la popolazione a destinare a dimora luoghi più sicuri. A tal proposito è giusto parlare del casale di Amalafede posto poco più su alle falde della “Montagna del Cilento” a poca distanza da “Porcili”, odierna “Stella Cilento” da cui dipende amministrativamente. Di questo piccolo borgo, si hanno notizie certe solo dopo il 1500; ed è questo primo dato concorde con l’individuazione di Amalafede come una sorta di “Nuova Torricelle”. E poi vi è la non trascurabile etimologia del nome: Amalafede, inizialmente “Bonafides” proprio in segno di buona speranza, probabilmente nell’augurio di aver trovato un posto sicuro e difendibile dove non dover più temere saccheggi. Quindi, concordanti le date e il significato del nome, pare credibile questa ipotesi. A rafforzare il tutto, è anche il forte incremento demografico che negli stessi anni – siamo ancora agli inizi del 1500 – subirono altri casali vicini, come il millenario borgo di Guarrazzano. Buona parte della popolazione di Torricelle, dunque, si stabilì nel nuovo sito di Amalafede e la restante si rifugiò nei villaggi vicini.
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