Caselle in Pittari, salta il consiglio comunale e si accende la polemica
| di Marianna VallonePolemiche sull’ultima seduta di consiglio comunale a Caselle in Pittari, «disertata – scrive il gruppo di opposizione – dai consiglieri di maggioranza». Al tavolo erano seduti solo il sindaco Tancredi e i consiglieri di minoranza, «nonostante la convocazione per le ore 18:30 del 30 settembre, ultimo giorno disponibile, per discutere dell’approvazione del bilancio comunale per l’esercizio finanziario 2014, pena il commissariamento del Comune da parte della Prefettura», ha spiegato il gruppo Movimento Caselle domani. Per l’opposizione si tratta «di un gesto irresponsabile, nonostante l’importanza degli argomenti da trattare», si legge nel comunicato. E ipotizzano «che alla base di questo increscioso episodio ci sia un mancato accordo su alcune nomine per incarichi da ricoprire e / o il dissenso su diversi punti programmatici».
La replica del sindaco Di altro avviso il sindaco Maurizio Tancredi. «L’unico motivo per cui il consiglio comunale non si è svolto – ha detto il primo cittadino a mezzo stampa – è stato causato dall’improvvisa indisponibilità di alcuni consiglieri dovuta a motivi esclusivamente personali. Cosa peraltro da me comunicata, per correttezza, telefonicamente al capogruppo di minoranza circa tre ore prima dell’orario di convocazione». Tancredi poi precisa che quella di mercoledì non era l’ultima data utile per l’approvazione del bilancio. «I consigli comunali,- scrive – così come qualsiasi altro consiglio di amministrazione, prevedono una prima ed una seconda convocazione, che nel nostro caso è appunto prevista per il giorno 18 ottobre. Appare chiara, quindi, la falsità di quanto scritto dal gruppo di minoranza che invece faceva riferimento a ieri come ultima data disponibile per l’approvazione del bilancio. Peraltro, si precisa ancora che la stessa cosa, cioè la doppia convocazione e il consiglio da tenersi nella seconda convocazione, è avvenuta in molti comuni, anche del nostro territorio, senza che nessuno alzasse strumentali inutili polveroni».
Poi risponde all’ipotesi dei mancati accordi sulle nomine. «Sicuramente di bassa lega, – dice Tancredi – risultano le dichiarazioni che fanno riferimento a fantomatici disguidi interni, inerenti a presunte nomine od incarichi che sarebbero alla base dell’assenza dei consiglieri di maggioranza. Probabilmente la discussione fondata su nomine ed incarichi fa parte del modo spicciolo e semplicistico di intendere e fare politica da parte dei componenti il gruppo di minoranza, non certo del nostro gruppo». «Il comunicato diffuso dai nostri avversari, con le sue farneticanti , per usare un eufemismo, inesattezze, non è altro che l’ultimo maldestro e risibile tentativo, in ordine cronologico, di far apparire la mia leadership debole e con una maggioranza non coesa. Sarebbe quindi meglio che la discussione politica vertesse su argomentazioni più serie e concrete, piuttosto che su strumentalizzazioni a cui ormai non crede più nessuno». E conclude: «Dispiace dover deludere le aspettative ed i sogni dei nostri avversari relativi a presunte, inesistenti ed improbabili divisioni del nostro gruppo. L’armonia (parola probabilmente sconosciuta al gruppo di minoranza) sarà il motivo ispiratore della nostra attività amministrativa dei prossimi 5 anni. L’interesse dei cittadini il fine di tutte le nostre azioni amministrative».
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