Disoccupazione giovanile al 44%, ma cosa aspettate?
| di Domenico NicolettiFiscalità di vantaggio e imprese verdi nelle Aree Protette per arginare la disoccupazione ed evitare lo spopolamento di aree definite “di eccezionale valore ecologico” ma certamente ad elevato rischio idrogeologico: la proposta del 2006 in una pubblicazione edita da “Il Denaro” come antitodo alla crisi e come risposta alle legittime aspettative delle popolazione che difendono e tutelano le aree più belle della Campania.
Due disegni di legge regionali proposti “bipartisan”, da Eva Longo ed altri, il 30 luglio 2010 dal titolo “Creazione di imprese verdi nelle aree protette” (Registro Generale n. 62) e un’altra depositata il 9 giugno 2010 dal Consigliere Donato Pica ed altri, dal titolo “Aree protette e imprese verdi” (Registro Generale n. 22), per sperimentare attraverso la fiscalità di vantaggio (ora possibile anche per le Regioni con la riforma del titolo V della Costituzione operata con la legge costituzionale n.3/2001), nuovi modelli di impresa che possono prioritariamente riattivare la prevenzione dai rischi ambientali, paesaggistici e idrogeologici.
Degli 11,5 miliardi di euro oggi non spesi nella programmazione dei fondi strutturali fino al 2013 è necessario utilizzarne per lo meno la metà per introdurre una fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno. «Le imprese del Sud hanno meno servizi e meno opportunità di quelle del Nord e quindi devono pagare meno Irap». Anche il presidente della regione Campania, Caldoro, si sta muovendo in questa direzione chiedendo una fiscalità compensativa per le imprese della sua regione.
La disoccupazione sta avanzando in maniera sempre più preoccupante il tasso giovanile è arrivato a superare il 44% raggiungendo un nuovo record riportando la situazione al 1977. «Non si può restare fermi», conferma l’eurodeputato Andrea Cozzolino aggiungendo: «Occorre immediatamente mobilitare i fondi europei agganciandoli ai nuovi contratti di lavoro a tutela crescente in modo da rendere le imprese del tessuto produttivo del mezzogiorno nuovamente capaci di assumere le nuove generazioni di ragazze e ragazzi al momento espulse dal mondo della produzione» ricorrendo agli strumenti del reddito di cittadinanza europeo come già avviene in altri paesi. Nell’immediato è urgente mobilitare quelle risorse della programmazione 2007-2013, che rischiano di dover essere restituite, per il finanziamento di misure dal carattere anti-ciclico in grado di dare un impulso immediato all’economia e alla spesa, autorizzando, ad esempio, l’attivazione, anche a termine, di strumenti automatici specifici coerenti con le priorità di Europa2020 – come la fiscalità di vantaggio – che, da un lato, permette un assorbimento rapido delle risorse e, dall’altro, di sperimentare modelli coerenti alle peculiarità territoriali della regione e a contenere fenomeni di dissesto idrogeologico che tanti danni hanno creato nella Regione.
*Docente di Gestione e Salvaguardia delle Aree Protette Università di Salerno
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