Cilento e Vallo di Diano, chiusura uffici postali: sindaci chiedono intervento di Caldoro

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Cilento e Vallo di Diano, chiusura uffici postali: sindaci chiedono intervento di Caldoro

«Chiediamo un intervento di Caldoro – scrivono i sindaci Andrea Salati e Nicola Parisi, rappresentanti per il Cilento e Vallo di Diano del Comitato di vigilanza sui servizi essenziali – Lo invitiamo a contattare in tempi brevi i vertici di Poste Italiane».

«Sia aperto un tavolo di concertazione – scrivono sindaci che rappresentano i comuni coinvolti nella decisione di Poste Italiane – che potrà diventare operativo con la delegazione ipotizzata: un assessore regionale, Gianfranco Valiante e Giovanni Fortunato. Siamo disponibili a farne parte non solo per portare a Roma la voce e la volontà dei sindaci, ma in particolare quelle delle popolazioni amministrate, in maggioranza anziane, che nei nostri territori, sempre più marginalizzati per servizi e collegamenti, vedono le Poste come punto di riferimento delle loro operazioni finanziarie».

Continua la battaglia dei primi cittadini di Cilento e Vallo di Diano in difesa degli uffici postali, che sulla base dei tagli decisi dalla direzione di Poste italiane, dovrebbero chiudere battenti. Intanto il tar della Campania ha concesso la sospensiva al provvedimento che prevedeva la chiusura degli sportelli per il 28 dicembre.

Sospiro di sollievo, dunque, fino al 24 gennaio per Abatemarco e Massicelle per Montano Antilia, Magliano Nuovo per Magliano Vetere, Gorga per Stio, Castelnuovo Cilento, Sicilì per Morigerati, Cardile per Gioi, Perrazze per Palomonte, Arena Bianca per Montesano sulla Marcellana, Mandia e Terradura per Ascea, Foria e San Nicola per Centola, Santa Marina, Moio della Civitella, Piano Vetrale per Orria, Lentiscosa per Camerota, Caprioli e Marina di Pisciotta per Pisciotta, Ispani.

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