Sapri, rissa fra familiari per una denuncia di droga: una ragazza gravissima all’ospedale

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Sapri, rissa fra familiari per una denuncia di droga: una ragazza gravissima all’ospedale

Sono le ore 12 di domenica 3 marzo quando in redazione giunge la telefonata di Nicola Giudice, che si presenta come zio della ragazza che attualmente è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Vallo della Lucania. Nicola ha raccontato al giornale del Cilento ciò che sarebbe avvenuto, a suo parere, a Sapri nella notte fra sabato e domenica. Questa la testimonianza di Nicola Giudice:«Ho deciso di chiamarvi perchè sono molto indignato per ciò che è successo a mia nipote a Sapri. Valentina Giudice è stata tratta in arresto alla fine del mese di gennaio a piazza San Giovanni perchè nelle proprie tasche i carabinieri di Sapri hanno trovato della droga. Valentina dopo l’arresto ha denunciato chi gli ha venduto la droga e queste persone non l’hanno presa bene. Mia nipote e mia cognata, mamma della ragazza 23enne, venerdì in tarda sera sono state aggredite in casa da Moreno Di Martino. Di Martino non è riuscito ad entrare e ha distrutto la macchina di mia cognata. Il giorno dopo si sono recati in caserma dove è successo l’impossibile e ora mia nipote è in ospedale».

Per fare chiarezza sulla vicenda è stata contatta la famiglia della presunta vittima. Al telefono ha risposto la madre. La madre racconta: «Venerdì sera Moreno Di Martino ha sfondato il portone di casa e voleva ucciderci dentro casa nostra. Io e mia figlia ci siamo messi dietro la porta di casa e siamo riuscite a non farlo entrare. Moreno, visto che non era riuscito ad arrivare a noi per farcela pagare, mi ha completamento sfondato l’automobile con una mazza da baseball. Tutto questo è avvenuto intorno alle ore 11 di venerdì mentre Moreno non poteva uscire di casa perchè ha l’obbligo di dimora dalle 19 alle 8 del mattino – racconta ancora la mamma -. Verso mezzanotte, quando tutto era finito e Moreno Di Martino non c’era più, sono arrivati i carabinieri. Ho chiesto loro se potevo seguirli in caserma per esporre denuncia, ma mi hanno risposto che non c’era nessuno che poteva accogliere la mia querela e mi hanno invitato a recarmi in caserma il giorno successivo. Sabato, mentre ci stavamo recando in caserma, abbiamo incontrato Moreno Di Martino. Di Martino Giovanni, padre del primo, e Sarsale Sabrina, moglie di Giovanni e mamma di Moreno. I due uomini avevano fra le mani due mazze da baseball e volevano aggredirci. Io ero in compagnia di mia figlia Valentina, mio figlio e mio cognato, Maio Domenico. Per fortuna che c’era mio cognato che si è messo in mezzo e ci ha difesi prendendo alcuni colpi di mazza. Sabrina Sarsale – continua il racconto – ha cominciato a picchiare mia figlia facendola cadere più volte a terra. Io presa dal panico sono corsa in caserma a chiedere aiuto. Dalla caserma mi hanno risposto che doveva venire la pattuglia da Policastro Bussentino per intervenire. A quel punto sono di nuovo corsa fuori dove stava succedendo l’impossibile. Padre e figlio Di Martino stavano picchiando mio cognato Maio Domenico. Sabrina era salita a bordo di un’automobile e voleva investire mia figlia Valentina. Dopo poco – ancora la mamma – sono arrivati i carabinieri da Policastro che hanno trovato mio cognato con la mazza da baseball che era riuscito a scippare ad uno dei due aggressori. Io e i miei figli ci siamo rifiugiati all’interno della caserma. Moreno Di Martino ci ha visti e ha fatto segno a un carabiniere per far si che gli aprisse il cancello. Il cancello è stato aperto e Moreno è entrato ed ha colpito mia figlia con un calcio e un pugno all’interno della caserma. Mia figlia è caduta a terra ed ha perso i sensi». Il racconto della madre in contatto telefonico con il giornaledelcilento continua: «Ho chiamato un’ambulanza che ha trasportato mia figlia all’ospedale di Sapri, poi mi sono rivolta al capitano dei carabinieri e gli ho chiesto perchè non è intervenuto. Lui mi ha risposto che non si può mettere a repentaglio la vita di un carabiniere per queste cose. Io ora andrò a denunciare il tutto, ho il referto dei carabinieri, i testimoni che erano a bordo dell’ambulanza e pretendo di vedere i video delle telecamere di sorveglianza. Mia figlia ora è stata trasferita d’urgenza all’ospedale San Luca di Vallo ed è in coma. Non so cosa succederà a Valentina, se verrà operata, ma io voglio giustizia».

Dopo i racconti della madre il giornale del Cilento contatta la caserma dei carabinieri di Sapri. Al telefono risponde il capitano Emanuele Tamorri che dichiara:«I fatti sono successi all’esterno della caserma a circa 300 metri. Abbiamo i filmati che testimoniano tutto e sono stati già depositati in procura. Confermo che la rissa è avvenuta tra Valentina Giudice, Domenico Maio, Di Martino Giovanni, Di Martino Moreno e Sarsale Sabrina. Tutti e cinque i soggetti sono pregiudicati per aver commesso reati differenti».

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