Il procuratore di Salerno Franco Roberti tra i candidati al vertice dell’antimafia
| di Biagio CafaroTra le 18 domande presentate per la sostituzione dell’ormai ex capo della direzione nazionale antimafia Pietro Grasso, attuale presidente del Senato della Repubblica, Franco Roberti procuratore capo di Salerno. La poltrona risulta scoperta dall’8 gennaio 2013, quando l’allora procuratore nazionale antimafia ha lasciato la magistratura per partecipare alle elezioni politiche con il Pd.
Franco Roberti è tra i candidati più accreditati alla procura nazionale antimafia puntando anche su un trascorso a Napoli tra indagini su calcio poli e camorra. Tra i colleghi più gettonati anche Giudo Lo Forte di Messina, tra le altre cose ha partecipato come pubblico ministero al processo Andreotti. In cima alla lista anche Roberto Alfonso di Bologna e Sergio Lari, procuratore di Caltanissetta, all’onore della cronaca poiché pm del nuovo processo sulla strage di via D’Amelio che portò alla morte di Paolo Borsellino. Tra gli altri anche due donne, si tratta di Carmen Manfredda dalla corte d’appello di Milano e Silvana Maria Arbia.
La nomina di Pietro Grasso nel 2005 scatenò numerose critiche, riportate alla ribalta da Marco Travaglio in occasione dell’elezione dell’ex procuratore antimafia alla presidenza del Senato.
Allora il posto di procuratore nazionale antimafia era conteso tra Grasso e Gian Carlo Caselli, quest’ultimo fatto fuori per raggiunti limiti di età mediante un apposito emendamento alla riforma Castelli.
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