Viviamo Cilento, l’intervista a Fabrizio Bosso
| di Vince EspositoIl 30 aprile alle 19.30, presso il castello di Castellabate, il jazzista Fabrizio Bosso ha chiuso con un concerto a ingresso libero la prima edizione di ViviamoCilento, lo slow festival che si è svolto nel Cilento dal 26 al 30 aprile, tra musica, sentieri e sapori. Dalla bravura inversamente proporzionale all’età, con un curriculum e una discografia che lo consacra fra i più giovani trombettisti del panorama internazionale, Bosso ha emozionato e convinto la platea di appassionati accorsi ad ascoltarlo, in duo con Julian Mazzariello, che lo ha accompagnato al pianoforte.
Il Giornale del Cilento ha intervistato la “tromba d’oro” del nuovo jazz italiano, un jazz raffinato, moderno e comunicativo.
Com’è nata in lei la passione per la musica e per il jazz nello specifico?
Beh, in famiglia tanti musicisti… Mio papà trombettista, non professionista, però ha sempre suonato nelle grandi orchestre, nelle big band. Nonno e zio batteristi, da parte di mia mamma, quindi già da piccolo ascoltavo dischi di jazz, delle big band, Louis Armstrong, James Last… Si può dire che sono cresciuto ascoltando questa musica. Ho fatto studi classici, però già a 9-10 anni suonavo nelle big band con mio padre, ho suonato per un po’ anche musica classica, poi a 15-16 anni ho capito che la mia strada era un’altra, quella del jazz. Ho iniziato proprio perché vedevo mio padre suonare, per imitazione… Dopo aver distrutto 5 trombe di plastica a 5 anni me ne hanno regalato una vera e ho emesso i primi suoni… E lì ho capito che forse il jazz poteva diventare la mia forza, la mia passione, il mio futuro. La musica è la mia vita!
Ha qualche modello di riferimento quando suona o compone?
Tanti, tanti musicisti straordinari mi hanno influenzato e non solo nel jazz. Io poi amo suonare di tutto e amo tutta la musica, a 360 gradi. Ci sono stati dei modelli, che ho seguito da giovane, di trombettisti, tra cui Clifford Brown e, tra i contemporanei, Wynton Marsalis. Inoltre, adoro Stevie Wonder, Ray Charles e Sting… Ascolto anche molta musica brasiliana.
E’ la prima volta che viene nel Cilento e cosa pensa della zona?
Ho suonato a Paestum un paio di volte, ma in questa zona non ero mai stato e devo dire che sono rimasto veramente incantato, affascinato dal luogo… Infatti spero di riuscire a venire qui quest’estate, qualche giorno, per le vacanze.
Vuole aggiungere qualcosa a proposito di quest’esperienza nell’ambito di VIVIAMOCILENTO?
Vorrei sicuramente ringraziare l’accoglienza che abbiamo ricevuto, da parte di tutta l’organizzazione. Non è una sviolinata, è la verità! E sono rimasto colpito, in particolare, anche dall’attenzione del pubblico… Se si considera una sala così piena di gente, con un pubblico che non paga un ingresso, spesso c’è il rischio di trovare molta confusione. Invece io ho trovato un grande rispetto, un pubblico rispettoso, sensibilizzato… E questa è una cosa molto bella! Questa esperienza è stata assolutamente positiva!
Foto: MarRoNe e Nello Rizzo “Nelloufo”.
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