Rutino, ‘il bene e il male’: il rituale del Volo dell’Angelo
| di Giuseppe ConteLa “sacra rappresentazione” del “Volo dell’Angelo” appartiene alla cultura popolare e cristiana del Cilento fin dai secoli scorsi. Una esternazione devozionale che resiste alle insidie del tempo e si insedia nei gradini più alti nella gerarchia delle tradizioni locali.
La rappresentazione che si svolge a Rutino, in occasione dei festeggiamenti patronali dedicati a San Michele, è di sicuro una delle più complete e ricche di fascino, tanto da rendersi scudo di gloria per le rievocazioni di tal genere, special modo nel Cilento Antico.
Un richiamo, è dunque, l’appuntamento con il Volo dell’Angelo, che cade la seconda domenica di Maggio e quest’anno ricorre il giorno 12.
La tradizione rutinese. Nella solennità di San Michele è l’intero paese ad animarsi. Il momento di maggiore spicco, un misto di spiritualità e devozione, è senza dubbio sancito dal caratteristico “Volo dell’Angelo”: i panni dell’Angelo sono calzati da un fanciullo del posto, che teso ad una corda, ripercorre la piazza del paese, originando uno scenico duello tra “il bene e il male”. Il fanciullo scelto per il ruolo dell’Angelo viene vestito dei suoi panni nella casa paterna: la vestizione segue un rituale ben preciso che segna l’inizio della giornata sia sotto l’aspetto spirituale sia sotto l’aspetto folcloristico. Per l’occasione diviene “paladino di giustizia” e sorvola trionfante i cieli cittadini, accompagnato dalla folla festante accorsa da ogni angolo del Cilento e anche del mondo, poiché, in tal occasione, molti rutinesi emigrati altrove, fanno ritorno al paese natale per assistere all’evento. Inizia così una delle tradizioni più note e antiche del territorio.
Al termine della celebrazione eucaristica, che si tiene nella parrocchiale e lui dedicata, San Michele, ornato di ori, tra applausi, spari e a suon di melodiche campane esce dalla chiesa seguito dalle note musicali della banda.
Ha inizio la solenne processione e durante questa prima parte si sosta per assistere allo spettacolo pirotecnico. La marcia riprende e una seconda sosta in piazza da inizio al “simbolico duello”. Cala il silenzio e appeso ad una carrucola entra in scena l’Angelo. A “suon di versi” dibatte con Lucifero. Un forte applauso segna la fine di questa prima parte e l’Arcangelo Michele prosegue la sua marcia per attraversare le restanti vie del paese per poi convenire nuovamente in piazza: è la seconda scena del “Volo dell’Angelo” che sancisce la definitiva vittoria e il trionfo della giustizia, poiché nell’atto finale l’angelo ha la meglio su Lucifero. Con le battute finali, all’improvviso s’interrompe il silenzio della piazza e tra applausi e suoni la folla accompagna San Michele alla sua chiesa.
Il programma civile di questo anno si concluderà con il concerto di Riccardo Fogli.
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