Dove sventoleranno le prossime Bandiere Blu nel Cilento?

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Dove sventoleranno le prossime Bandiere Blu nel Cilento?

In quali comuni del Cilento sventoleranno le Bandiere Blu durante la prossima estate? Nulla è ancora certo, ma i primi sospetti ci sono. La Fee come sempre manterrà il massimo riserbo sulla cerimonia di premiazione, anche se gli inviti ai sindaci già sono stati recapitati. La bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione di due agenzie dell’Onu.

I criteri Per ambire al famoso vessillo i paesi rivieraschi del Parco avrebbero dovuto adottare, durante il corso di tutto l’anno, criteri e gestione sostenibile del territorio. La qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. Per quanto riguarda la depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione. In particolare, inoltre, non vengono prese in considerazione località che non abbiano almeno l’80% dell’allaccio in fognatura delle acque reflue, dell’intero territorio della località candidata. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, recentemente è stato richiesto un incremento nella percentuale di raccolta differenziata minima per l’accesso alle valutazioni.

La cerimonia Il 13 maggio è la data scelta dalla Fee per la convocazione delle amministrazioni comunali a Roma. Da quel giorno lungo tutto il litorale cilentano torneranno a sventolare le bandiere Blu per approdi e balneabilità delle acque. Come sempre la riviera può far bottino pieno come è già accaduto lo scorso anno. Nel 2013, infatti, sono state 10 su 11 in provincia di Salerno le località cilentane che hanno conquistato il riconoscimento: Pisciotta, Centola – Palinuro, Sapri, Casal Velino, Ascea Velia, Montecorice-Agnone – Agnone e Capitello, Castellabate, Agropoli, Vibonati, Pollica – Acciaroli e Pioppi. Queste per le spiagge, mentre per gli approdi solo tre: Camerota con il porto di Marina di Camerota, Agropoli e Pollica con il porto turistico di Acciaroli. 

Acque cristalline Le acque dei oltre 100 chilometri di costa cilentana sono sicuramente tutte balneabili, la differenza per l’assegnazione della bandiera la fanno i servizi e l’impianto di depurazione. Su questo non ci piove e la conferma arriva anche da un recente studio dell’Arpac. Dalla foce del Sele fino alla città della Spigolatrice, sono soltanto due le bandierine rosse e quindi zone poco balneabili. L’agenzia regionale per l’Ambiente della Campania ha stilato un report con i dati relativi alla balneabilità delle acque lungo tutto il litorale a sud di Salerno. Le zone che fanno innalzare l’asticella dell’inquinamento sono nel comune di Capaccio-Paestum: Torre di Paestum alle foci del canale di bonifica e del torrente Capo di Fiume e quella di foce del Testene. Le fonti di inquinamento più note da queste parti sono gli scarichi in acque reflue non depurate. 

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