Franco Battiato incanta il Meeting del Mare: un’immensa riflessione sotto le stelle (FOTO)
| di Redazione«I viandanti vanno in cerca di ospitalità / nei villaggi assolati / e nei bassifondi dell’immensità / e si addormentano sopra i guanciali della terra». L’esilio, la fuga, la ricerca di un luogo non proprio geografico, sono temi che ricorrono nell’opera del cantautore italiano e che si ritrovano in «Diwan – l’essenza del reale», attraverso le parole del poeta arabo Ibn Hamdis. Ad un certo Franco Battiato è stata affidata la chiusura della 18esima edizione del Meeting del Mare di Marina di Camerota, l’evento tra i più grandi del sud Italia organizzato e ideato da don Gianni Citro. Sessantanove anni e non sentirli, un paio di indizi ricordano la data di nascita alla folla: un bicchiere con una bevanda non nota e una poltrona per esibirsi in comodità. Per il resto è un giovincello. Alla fine si alza, balla e fa ballare quando la folla lo accompagna e canta: «E gira tutto intorno alla stanza, mentre si danza danza». E’ sempre una sorpresa, allorché si accendono le luci, guardarsi intorno e scoprire una platea variopinta, composta da gente di tutte le fasce d’età, diversa per ceto sociale, educazione, sensibilità e magari nazionalità. Tutti riuniti per ascoltare il maestro Franco Battiato. Tutti in cerca di un rifugio dalla meschinità di questi tempi, di una carezza per l’anima, di una panacea per la mente e Franco Battiato è uno dei pochi artisti, in Italia e forse al mondo, capace di poter donare al suo pubblico queste tre cose impalpabili contemporaneamente. Al cielo le fiammelle degli accendini a creare una atmosfera surreale. Nel brano successivo le mani che battono a ritmo di musica e poi la folla salta, salta e canta. Sessantanove anni e far divertire quelli che ancora ne devono compiere 18. Quelli che sono nati quando il Meeting del Mare era alla sua seconda edizione, alcuni anche alla terza. Lunedì sera, però, erano tutti lì ad apprezzare, per la seconda volta, quel sorriso sincero, le mani che si muovono teneramente a ritmo di musica, qualche passo di danza nostalgico e quel suo sguardo commosso nel vedere i fan, come di consueto, lasciare i propri posti e correre sotto il palco al ritornello delle tracce più famose. Un maestro e i suoi allievi. Una immensa riflessione sotto le stelle.
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