Capaccio, piante autoctone al posto delle palme colpite dal punteruolo rosso
| di Rito Ruggeri
Il Comune di Capaccio ha scelto di mettere a dimora piante autoctone laddove erano presenti le palme colpite dal punteruolo rosso, l’insetto che le ha distrutte tutte nel giro di pochi anni. La seconda fase dell’intervento territoriale a contrasto dell’emergenza fitosanitaria provocata dal diffondersi del “punteruolo rosso” è iniziata ieri, dopo che la Regione Campania ha approvato un finanziamento di circa 100.000,00 euro per i comuni di Capaccio ed Eboli, corrispondente al 70% del fabbisogno finanziario per lo svolgimento delle attività previste dal progetto congiunto dei due comuni.
«Le piante che verranno messe a dimora in sostituzione delle palme sono per lo più autoctone ed individuate in base ad una precisa scelta di salvaguardia della biodiversità dell’ecosistema locale: lecci (quercus ilex), albero di giuda (cercis siliquastrum), carrubo corbezzolo, lentisco, ligustro e melograno. Inoltre, è prevista, anche la piantumazione di jacaranda mimosifolia, pianta non autoctona ma molto interessante per la copiosa fioritura estiva e la piena compatibilità con le altre essenze vegetali locali», sintetizza Eustachio Voza, assessore alle politiche ambientali.
Le attività previste nell’ambito del progetto, dall’abbattimento all’estirpazione e allo smaltimento delle palme colpite dal punteruolo rosso, sono state affidate dal Comune di Capaccio alla società in house Capaccio Paestum Servizi, che sta curando anche le nuove piantumazioni nei parchi e nei giardini pubblici presenti sul territorio del Comune.
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