Tavolo istituzionale locale, revocati 10 milioni al Cilento
| di Luigi MartinoCon i soldi recuperati attraverso le disponibilità del programma operativo (Por) inserito nel fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) le amministrazioni interessate avrebbero dovuto realizzare progetti di valorizzazione del patrimonio culturale per aumentare i flussi turistici, creare occupazione e favorire la nascita di imprese specializzate. Nulla di tutto questo, dopo il no allo stanziamento, sarà più possibile.
La vicenda però non finisce qui perché il sindaco di Agropoli, Comune capofila del progetto, Franco Alfieri ha inviato una lettera alla direzione generale della politica regionale presso la commissione europea per chiedere chiarimenti circa la decisione assunta dall’amministrazione di Palazzo Santa Lucia. La missiva è sottoscritta anche dai primi cittadini degli altri Comuni interessati:Albanella, Altavilla Silentina, Ascea, Capaccio Paestum, Casalvelino, Castel San Lorenzo, Giungano, Laureana Cilento, Roccadaspide, Torchiara, Trentinara. “La revoca del finanziamento – fa sapere Alfieri – è giunta senza l’accompagnamento di alcuna motivazione per cui da parte nostra è legittimo pretendere chiarimenti ai massimi livelli istituzionali europei”. Della questione si è discusso già il 17 settembre scorso a margine del convegno “Il Sud che funziona: le politiche dell’Unione Europea e gli esempi di buon governo del Mezzogiorno italiano” organizzato a Bruxelles.
La lettera è accompagnata da un dossier approfondito sugli effetti del piano strategico per la valorizzazione dei beni culturali del territorio e le ricadute positive in termini di aumento dei posti di lavoro e benefici alle aziende locali.
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