Sant’Arsenio: approvata proposta riorganizzazione presidio ospedaliero
| di Vincenzo Di SantoLa giunta comunale di Sant’Arsenio ha deliberato una nuova proposta di riconversione e riorganizzazione del locale presidio ospedaliero, dopo essere state appurate le probabilità del plesso in questione, in coerenza con le reali esigenze del territorio e della domanda sanitaria.
La proposta di adattamento del presidio ospedaliero di Sant’Arsenio è nata dallo sviluppo di un’analisi della domanda di assistenza sanitaria nel territorio dei diciannove comuni del Vallo di Diano, oltre che dalle ultime novità normative, e dalle linee guida per l’adozione delle direttive, emanate dalla regione Campania. Considerando le limitate disponibilità di risorse economiche e al fine di raggiungere gli obiettivi di convenienza economica, di miglioramento della qualità dell’assistenza e di coerenza con le previsioni del piano sanitario Regionale, si può immaginare di utilizzare la rimanente parte non utilizzata (circa 3500 mq.) della struttura dell’ospedale, facendo ricorso a strumenti innovativi quali ad esempio: il project financing, la costituzione di una società mista pubblico privati accreditati, accordi di programmi etc.
Così facendo l’Asl SA1 risparmierebbe migliaia di euro all’anno per la gestione dell’ospedale di Sant’Arsenio. In sintesi si legge nella delibera, l’ospedale andrebbe riconvertito ad Unità ospedaliera complessa – lungodegenza riabilitazione, in grado di ospitare pazienti in corso di processo riabilitativo vero e proprio, che non necessitano più di trattamenti intensivi, ma di prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative di moderata intensità, in Unità ospedaliera di riabilitazione intensiva post acuta multidisciplinare, cioè strutture con personale medico ospedaliero di medicina fisica e personale delle altre professioni riabilitative (fisioterapisti, logo pedisti, terapisti occupazionali, musicoterapisti) ed infermieristiche. Inoltre, come struttura residenziale ad alta intensità assistenziale, alternativa al domicilio, finalizzata al trattamento di persone a bassa responsabilità protratta, per stati vegetativi e stati di minima coscienza e come struttura polifunzionale per la salute.
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