Frane e pericoli, Pica: «Massima attenzione su fenomeni idrogeologici del Cilento interno»
| di Marianna Vallone«Necessaria la massima attenzione su fenomeni idrogeologici nelle aree interne. Urge trasferimento competenze su manutenzione stradale dalla Provincia ad un tavolo interistituzionale per gli interventi di estrema urgenza». Il consigliere regionale del Pd Donato Pica in una interrogazione presentata nei giorni scorsi all’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Edoardo Cosenza, ha chiesto «di conoscere quali iniziative si intendono assumere relativamente agli effetti determinati dalla frana in località Rapi e lungo la Sp 12 all’interno del Comune di Corleto Monforte, allo scopo di verificare lo stato dei luoghi e di avviare tutte le attività occorrenti per garantire la sicurezza e l’incolumità di persone e cose».
«Si tratta – dichiara Pica – di una situazione già più volte portata a conoscenza delle Autorità competenti ma che, al momento, non ha ancora trovato riscontro nonostante ricorrano tutti gli estremi della somma urgenza. Siamo al cospetto di un’area che, come la maggior parte delle zone interne della provincia di Salerno, è caratterizzata da continui fenomeni franosi e di dissesto idrogeologico i quali, soprattutto a seguito di eventi meteorologici di particolare forza, possono mettere in serio pericolo l’incolumità di persone o cose».
«A tutto questo – prosegue Pica – si aggiunge la scarsa attenzione dedicata alle attività di controllo e monitoraggio dei collegamenti viari delle zone interne, in particolare delle strade provinciali ricadenti nei territori del Vallo di Diano e del Cilento, che, considerata l’insufficienza delle risorse finanziarie disponibili, non godono di adeguata manutenzione e messa in sicurezza. Ritengo sempre più necessario e non procrastinabile – ha concluso – il trasferimento delle specifiche competenze dalla Provincia ad un tavolo interistituzionale per l’intera Campania che potesse valutare le urgenze e le priorità col coinvolgimento della Regione Campania, del Governo Centrale e dell’Anas anche ai fini della predisposizione di un programma pluriennale di interventi».
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