Il generale Adinolfi saluta Capaccio prima di andare al ministero degli Esteri
| di Biagio CafaroIl comandante della legione carabinieri Campania, generale Carmine Adinolfi, questa mattina ha incontrato l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum, sua città di origine, per un saluto di commiato in vista del suo passaggio al nuovo, prestigioso, incarico, presso il ministero degli Esteri.
Ad accoglierlo, nell’aula consiliare del comune, c’erano il sindaco Italo Voza, il presidente del consiglio comunale Domenico Nese e rappresentanti della Giunta e del consiglio comunale. Erano presenti, inoltre, il comandante provinciale dei carabinieri di Salerno Riccardo Piermarini e il capitano della compagnia carabinieri di Agropoli Giulio Presutti.
«Come consiglio comunale siamo orgogliosi della sua carriera che fa onore anche a tutta la cittadinanza di Capaccio Paestum. – ha detto il presidente Nese rivolgendosi al generale Adinolfi – Ancora di più perché tutti ricordiamo le origini umili della sua famiglia. L’intero Consiglio comunale gioisce ed esprime gratitudine verso tutti i carabinieri che con grandi sacrifici lavorano per la patria».
«Voglio in primo luogo ringraziare il brigadiere dei carabinieri di Capaccio Rosario Cristaldi per l’eroico e spontaneo gesto, non essendo tra l’altro in servizio e in divisa, con il quale ha dimostrato coraggio e abnegazione nel suo impegno alla lotta alla delinquenza, assicurando alla giustizia un malvivente e dimostrando che lo Stato non ci lascia in balìa di malfattori e criminali» ha affermato il sindaco Italo Voza, ricordando l’intervento del brigadiere che lunedì scorso ha consentito di arrestare un rapinatore.
Rivolgendosi poi al generale ha proseguito: «Grazie per aver voluto essere qui questa mattina per salutare noi tutti, la città di Capaccio Paestum, la sua città nativa. Vogliamo ringraziarla per la professionalità, per l’equilibrio, per la correttezza e soprattutto per la sensibilità che da sempre la contraddistingue: sono doti fondamentali per un uomo dell’Arma. Doti con cui ha saputo avvicinare la gente ai carabinieri ottenendo in cambio quella giusta collaborazione che negli anni ha permesso di salvaguardare i nostri territori da qualunque tipo di infiltrazione illegale. Il sindaco, l’amministrazione e, soprattutto, i cittadini di Capaccio Paestum, le sono grati per quanto ha fatto».
Infine la parola è passata al generale Adinolfi: «Ci tenevo a venire nel mio comune per un saluto. Qui ho cominciato il mio cammino nel 1968 e avevo sedici anni quando sono andato via. Ero un ragazzo di campagna e ne sono orgoglioso come sono orgoglioso dei sacrifici della mia famiglia che mi hanno permesso di arrivare fin qui». Rivolgendosi agli amministratori ha concluso: «Nel lasciarvi con molta gratitudine per quello che fate ogni giorno e che farete nell’interesse della collettività, faccio gli auguri più affettuosi a voi, alle vostre famiglie e all’intera collettività di Capaccio Paestum».
Al termine della cerimonia il generale Adinolfi ha fatto omaggio al sindaco di un cappello in cristallo dei carabinieri, simbolo di legalità. Il sindaco Voza, a nome dell’amministrazione, ha donato al generale Adinolfi una rappresentazione in ceramica della natività.
©Riproduzione riservata