Immigrati ospiti nel Cilento fuggono dal centro di accoglienza, scattano le ricerche dei carabinieri

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Immigrati ospiti nel Cilento fuggono dal centro di accoglienza, scattano le ricerche dei carabinieri

Sono fuggiti gli immigrati che il 23 aprile erano stati ospitati presso il centro d’accoglienza «Mamma Graziella» ad Orria, nel Cilento. Dicevano spesso di voler partire verso il nord Europa: Germania, Inghilterra e Svezia. Fino a quando le parole non sono diventati fatti. Nella notte del 30 aprile, infatti, esattamente una settimana più tardi, 13 emigrati su 19 danno inizio al progetto di fuga diretti molto probabilmente verso la stazione più vicina: quella di Omignano Scalo. Questa notte, un secondo gruppo, 4 totali, decidono di abbandonare il paese per provare a raggiungere anch’essi le mete prefissate già dalla loro patria. Uno solo il superstite, che dalla Somalia era arrivato in Italia assieme alla ragazza, la quale, essendo incinta, era stata trasferita all’ospedale di Vallo Della Lucania per degli eventuali accertamenti. Ma quello della fuga per questi Somali sembra proprio un vizio, tantoché anche la futura mamma è riuscita a scappare inosservata dalla clinica, ed ora, il povero compagno è ancora nel centro di accoglienza a sperare in un suo ritorno.

Senza documenti né soldi hanno follemente abbandonato la gratuita ospitalità in cui avevano a disposizione dei letti, del cibo e un tetto sotto il quale ripararsi. Oltre alla tutela medica e ai servizi igienici. I carabinieri della compagnia di Vallo Della Lucania, agli ordini del capitano Alessandro Starace, immediatamente avvertiti dal proprietario della casa di accoglienza Enzo Pasca, da giovedì hanno già iniziato le ricerche, ma per il momento degli africani nessuna traccia. A quest’ora potrebbero essere già molto lontano, e più il tempo passa più le probabilità di un possibile avvistamento diminuiscono. Enzo Pasca, che ha avuto modo di conoscere un po’ le vicende e gli obiettivi dei Nordafricani, ha dichiarato: «Il centro, dalla sua apertura, è sempre stato pronto ad accogliere persone che provengono da una complesso e problematico contesto sociale. L’obiettivo – continua Pasca – è quello di sostenerli affinché possano ritrovare una via di successo e cambiamento. Abbiamo disposto di tutti i servizi disponibili e primari per fare in modo che non gli mancasse nulla». A quanto pare, infatti, gli immigrati non sembrano essere scappati per problemi riguardanti il servizio del centro, ma quasi sicuramente per raggiungere i loro familiari in maggioranza sparsi nei paesi del nord Europa. 

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