Difficile riaprire la Cilentana prima dell’estate, ma la Provincia ci prova
| di Luigi MartinoE’ difficile, e non poco, riaprire la superstrada 430 prima dell’inizio della prossima stagione estiva. Ma è nello stesso tempo fondamentale, per il turismo soprattutto. L’unico indotto della costiera cilentana. La Cilentana, invece, è il filo conduttore di tutta la riviera, l’arteria che attraversa il comprensorio da Sapri a Capaccio. La competenza spetta alla Provincia di Salerno, nonostante il tentativo di una richiesta d’aiuto all’Anas, sviato in partenza. L’assessore ai Lavori Pubblici dell’ente salernitano, Attilio Pierro, ha inviato al provveditorato interregionale alle opere pubbliche Campania-Molise, una perizia per il completamento delle opere di rafforzamento dei piloni del viadotto tra Agropoli Sud e Prignano Cilento. Se la perizia dovesse passare al vaglio della commissione, la Provincia dovrà affidare i lavori mediante gara d’appalto. La riapertura non sarà comunque completa, ma soltanto ad un senso di marcia alternato dall’impianto semaforico.
Per livellare la carreggiata e mettere in sicurezza i piloni del viadotto serve un lavoro troppo complesso non realizzabile, forse, in meno di due mesi. Questo il problema principale della provinciale 430, ma proseguendo in direzione sud, da oltre un anno, nella zona sottostante la discarica di Gorga di Prignano Cilento, c’è una voragine che ha risucchiato a valle la strada. Per questo secondo intervento, più facile da realizzare, bisogna pubblicare il bando di gara per la sistemazione della strada che prevede una spesa di 1 milione e mezzo di euro. La speranza da parte dell’assessore provinciale Pierro c’è, mancano i soldi, come spesso capita a sud di Salerno, «ma faremo i salti mortali per trovarli», fanno sapere da palazzo Sant’Agostino.
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