Agropoli, presentato il progetto cinematografico “MacchinaSogno”

| di
Agropoli, presentato il progetto cinematografico “MacchinaSogno”

Sette cortometraggi per sette personaggi dominanti ed Agropoli diventa set cinematografico.

E’ stato presentato questa mattina, mercoledì 5 settembre, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso l’aula consiliare del Comune di Agropoli, il progetto cinematografico “MacchinaSogno” che sarà realizzato da un gruppo di giovani appassionati di cinema, tutti under 30.

La storica villa Cecilia De Stefano, il castello Angioino Aragonese e altri suggestivi angoli della città diventano location per le riprese delle scene, che partiranno nei prossimi giorni, il cui progetto è stato appoggiato da Valerio Caprara, presidente della Campania film Commission.
 
«Siamo orgogliosi della scelta di alcuni dei luoghi più belli della città per realizzare il prodotto cinematografico – afferma il sindaco Franco Alfieri – e siamo felici che protagonisti siano giovani appassionati di cinema che investono in un progetto ambizioso».
 
«La nostra è un’amministrazione che punta sulla cultura – queste le parole di Francesco crispino assessore all’identità culturale. L’auspicio è che questo lavoro possa essere anche uno strumento promozionale per il territorio».
 
Presente anche Mauro Inverso consigliere comunale. «Oltre al valore artistico e alla possibilità di promuovere le location più belle e suggestive della città – dichiara Inverso – la produzione ha coinvolto anche persone e attività locali»
 
«La nostra missione – afferma il regista Fabrizio Guerra, 23 anni – è dimostrare che, anche in un periodo di crisi profonda, un gruppo di giovani possa fare cinema di qualità a budget zero. I singoli cortometraggi saranno presentati ai più importanti festival internazionali quali Berlino, il Sundance, Cannes, Venezia, Sorrento, e faranno da apripista ad un lungometraggio che ne ricalcherà i personaggi e le ambientazioni».
 
Attraverso un video, è arrivato anche il saluto di Vincenzo Caprara, presidente Campania Film Commission. «Abbiamo deciso di appoggiare MacchinaSogno – ha detto – perché sarà realizzato da giovani appassionati di cinema. Il regista Fabrizio Guerra ha convinto la Film Commission con la forza delle idee, mettendo insieme un gruppo di amici legati al territorio, ma proiettati oltre i confini regionali».
 
Ciascuno corto è concepito per essere visto sia singolarmente che come corpo unico: nel primo caso si ottiene un effetto limitato all’emotività del singolo personaggio, nel secondo (della durata di circa un’ora), l’effetto è molto più profondo ed ogni singolo personaggio trova più caratterizzazione, sia perché appare anche nei cortometraggi degli altri, acquisendo quindi maggior spazio interpretativo, sia e soprattutto perché viene calato nell’atmosfera generale della singola location nella quale si intrecciano le vicende del soggetto.
 
Soggetto
 
Italia, 1937
Sette giovani artisti si riuniscono per festeggiare l’equinozio di Primavera, su invito di una di loro che intende girare un film sulla “vita futurista”.
 
I personaggi
 
I coniugi Von Frlich: ovvero Frtiz Von Frlich e Amelia Arcangela Gillio. Il primo è un ufficiale delle SS austriaco impiegato al Ministero della Propaganda del Reich, pittore affermato nonostante il suo stile sia definito “arte degenerata”.

La seconda è una consulente delle tematiche cinematografiche presso l’Istituto Luce di Roma, regista esordiente futurista che sogna di realizzare la sua opera prima.
 
I fratelli Battaglia: ovvero Rodolfo ed Edwige.

Lui, studente di mistica fascista a Milano, pittore per nulla affermato ma legato al movimento futurista; lei, laureata in Lettere e Filosofia a Bologna, fa la corrispondente da Roma della rivista dadaista “Bleu”, si occupa principalmente di moda ma ha pubblicato svariate poesie, sempre di genere futurista. Coinquilina di Amelia.
 
Franco Guarini, pianista nell’orchestra del teatro Augusteo di Roma, grande amico di Fritz.
 
Aurora Schipa, modella ai Grandi Magazzini “Le Mele” di Napoli, introdotta negli ambienti artistici da Amelia, con cui ha una profonda amicizia.
 
Minerva Lefevre, studentessa di Lettere e Filosofia all’Alma Mater di Bologna, di origini francesi, scrittrice che è arrivata in semifinale ai Littoriali della cultura, dove ha conosciuto Edwige che l’ha introdotta nel loro circolo.
 
La villa, teatro delle vicende, vedrà Amelia documentare la convivenza dei sette personaggi.

La splendida cornice che li accoglie, però, tiene celato il vero movente di Amelia: ella non vuole realizzare un film sulla vita futurista, piuttosto metterne alla berlina gli autori e gli artisti, cogliendo alcuni momenti privati di ciascuno di loro per sottolineare la loro ridicolaggine e le loro perversioni più nascoste.

Infatti, durante la notte dell’equinozio, una notte di eccessi per tutti, Amelia riesce nel suo intento: svela un rapporto omosessuale tra Edwige e Aurora, raccoglie le avances del pittore Rodolfo, filma il disagio intellettuale di Franco e il delirio da oppiomane del marito Fritz.

Soddisfatta del suo operato, giorni dopo, nell’intento di svelare qualche segreto anche di Minerva, trova un suo manoscritto, in cui legge una recensione terribile anche su sé stessa.

Nel finale, si confesserà in prima persona alla cinepresa, ammettendo d’esser lei stessa un personaggio turbato e corrotto dalla necessità di fare arte e che, purtroppo, non sarà mai capace di sublimare.
 
Lo staff
 
Fabrizio Guerra, 23 anni, regista, sceneggiatore, produttore, attore. Studia fotografia e regia
 
Franco Marzano, 23 anni, co-produttore, produttore esecutivo, public relation. Laureando in Scienze della Comunicazione
 
Alessio Nisini, 23 anni, direttore tecnico, co-produttore, montatore. Laureando in Ingegneria Informatica
 
Valerio Acampora, 28 anni, direttore della fotografia, copywriter, fotografo (54° esposizione Biennale di Venezia, padiglione ITALIA, ex tabacchificio – Centola Pontecagnano Settembre 2011 – Gennaio 2012). Laureato in Filosofia
 
Gianluca Manca, 27 anni, direttore artistico, coordinatore, giornalista e startupper. Laureato in Filosofia
 
Maria Vittoria, 31 anni, assistente alla regia, regista teatrale, editor, attrice. Laureata in Giurisprudenza.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata