Parco nazionale del Cilento, 3 persone denunciate per abusivismo edilizio tra Sanza e Sassano
| di Marianna ValloneAbusi edilizi, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali, queste le accuse che pendono sulla testa di 3 presunti trasgressori, denunciati dal corpo forestale dello stato, perchè sarebbero responsabili di aver eseguito lavori abusivi senza le previste autorizzazioni nei comuni dianesi di Sassano e Sanza.
I dettagli dell’operazione L’operazione è scattata nell’ambito dell’attività di contrasto agli eco-illeciti svolta dal coordinamento territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania del corpo forestale dello stato nell’area protetta del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni. Il comando forestale di Teggiano ha scoperto in località “Peglio” che erano stati realizzati tre manufatti in cemento, con struttura portante in legno e con pannelli in lamiera, risultate abusive e prive di qualsiasi autorizzazione. Anche a Sanza, gli uomini della forestale e del coordinamento territoriale per l’ambiente di Vallo della Lucania hanno constatato che un’impresa boschiva appaltante ha realizzato ex novo una strada di lunga 110 metri circa senza alcun titolo abilitativo. Oltre ad essere abusiva è stata eseguita violando le prescrizioni ambientali emesse in relazione al progetto di taglio, dove venivano vietate aperture di piste forestali, di scavi e di qualsiasi tipo di movimento. Un intervento del genere, tra l’altro, fa sapere la forestale, «costituiva un concreto pericolo per l’incolumità fisica degli operatori con i mezzi meccanici».
Denunciati Le giubbe verdi hanno denunciato all’autorità giudiziaria di Sala Consilina tre uomini che dovranno rispondere per il reato di abusi edilizi, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali. Si tratta di D.A.G. di 46 anni, B.G. di 60 e N.G. di 41, responsabili di aver eseguito lavori abusivi senza le previste autorizzazioni nei comuni di Sassano località “Peglio” e Sanza in località “Caccialupi”.
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