Procreazione medicalmente assistita: Mucciolo ‘necessita porre rimedio a una palese ingiustizia’

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Procreazione medicalmente assistita: Mucciolo ‘necessita porre rimedio a una palese ingiustizia’

La giunta regionale della Campania con delibera n° 794 del 30/12/2011 ha istituito la commissione che dovrà elaborare le nuove linee guida regionali sull’applicazione della legge 40/2004, che norma la procreazione medicalmente assistita. Dalla commissione viene esclusa la rappresentanza dei centri privati. E’ opportuno ricordare che dei 40 centri di procreazione medicalmente assistita esistenti in Campania, 31 sono privati e 9 pubblici. Di questi nove pubblici uno è quello di Vallo della Lucania, presso l’ospedale San Luca, dove è possibile praticare la Fivet (Fecondazione in vitro ed embryo-transfer).

Su questa esclusione Mucciolo ha presentato un’interrogazione al presidente Caldoro, per conoscerne i motivi. “ Mi auguro- afferma Mucciolo- che l’esclusione della rappresentanza dei centri privati dalla commissione sia dovuta ad una dimenticanza, comunque colpevole, diversamente sarebbe un atto discriminatorio molto grave, a cui necessariamente la G.R. dovrà porre rimedio, modificando la delibera in questione nella direzione di prevedere nella commissione la rappresentanza dei centri privati“.

Ricordiamo che la legge 40 del 2004 prevede la fecondazione assistita omologa ma non l’eterologa, ovvero la donna può ricevere solo il seme del proprio partner, ciò impedisce l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita in Italia nel caso in cui ad essere sterile fosse il maschio. Tale vincolo spinge molte coppie a rivolgersi presso centri esteri come quelli della Spagna o della Svizzera dove le leggi sono più permissive. 

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