Arrivano 15 milioni per i piani di protezione civile di Province e Comuni

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Arrivano 15 milioni per i piani di protezione civile di Province e Comuni

La regione Campania ha pubblicato il bando destinato a finanziare piani di protezione civile di Province e Comuni. La dotazione finanziaria ammonta a € 15.000.000, di cui €. 14.000.000 destinati ai Comuni e loro forme associative, € 1.000.000 alle Province.

Il bando

Il Dipartimento 53 – Politiche Territoriali, Direzione Generale 8 – Lavori Pubblici e Protezione Civile, con Decreto Dirigenziale n. 60 del 29/01/2014, ha approvato l’avviso pubblico per interventi finalizzati alla predisposizione, applicazione e diffusione dei piani di protezione civile comunali e provinciali, a valere sul POR FESR 2007/13 obiettivo operativo 1.6 “Prevenzione dei rischi naturali ed antropici”.

Dotazione Finanziaria
[1]La dotazione finanziaria relativa all’avviso è pari a €. 15.000.000,00 (euro quindicimilioni/00), di cui:
a. €. 14.000.000,00 (euro quattordicimilioni/00) destinati ai Comuni o alle loro forme associative;
b. €. 1.000.000,00 (euro unmilione/00) destinato alle Province.

Termine di presentazione delle domande
Le domande devono pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’ avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania.

Modalità di assegnazione delle risorse previste dall’avviso pubblico
Il riparto per i Comuni, ai quali sarà assegnata complessivamente la somma di 14 milioni di euro, avverrà in funzione del numero di abitanti, con un minimo di 15.000 euro per i Comuni più piccoli, fino a 200.000 euro per i comuni con popolazione superiore ai 200mila abitanti. 
È prevista una maggiorazione del 25% del contributo ammissibile per i Comuni ricadenti nella zona individuata a rischio vulcanico dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile: Vesuvio e Campi Flegrei.
Sono previste maggiorazioni dal 10% al 20% ai Comuni limitrofi appartenenti ad uno stesso Centro operativo misto (quello che viene attivato in caso di emergenza) che sviluppino piani di protezione civile in forma associata.
I Comuni che già dispongono di piani aggiornati potranno utilizzare i fondi per azioni di diffusione delle informazioni ed altre attività collegate al Piano.
Le Province avranno complessivamente a disposizione un milione di euro, per sviluppare piani provinciali e per le azioni collegate. 
La ripartizione avverrà in funzione del numero degli abitanti, del numero dei Comuni, delle superfici provinciali e delle estensioni delle coste.

Linee guida regionali per il piano di emergenza comunale
Il Piano di emergenza comunale è lo strumento che deve definire le attività coordinate e le procedure da adottare per fronteggiare un evento calamitoso atteso e/o in atto nel territorio comunale. Ciò al fine di garantire una risposta efficiente ed efficace mediante l’impiego delle risorse disponibili e necessarie ad organizzare i primi interventi, per prevenire, soccorrere e superare un’emergenza e favorire il ritorno alle normali condizioni di vita.

È il supporto operativo di riferimento fondamentale per la gestione dell’emergenza, con l’obiettivo di salvaguardare la vita delle persone e i beni presenti in un’area a rischio riducendo il danno che l’evento provoca sul territorio.

Il Piano di Emergenza Comunale deve contenere:

  • oindicazioni di coordinamento e indirizzo per tutte le fasi di risposta previste dal Piano;
  • oprocedure semplici e non particolareggiate;
  • oindividuazione delle singole responsabilità nel modello di intervento;
  • oflessibilità operativa nell’ambito delle funzioni di supporto.

Il Piano di Emergenza Comunale deve essere in grado di rispondere ai seguenti quesiti:

  • oQuali eventi calamitosi possono interessare il territorio comunale?
  • oQuali persone, strutture e servizi ne saranno coinvolti o danneggiati?
  • oQuale risposta operativa è necessaria per ridurre al minimo l’impatto dell’evento?
  • oQuali risorse sono disponibili per fronteggiare l’emergenza?
  • oA chi vengono assegnati i ruoli e i compiti per la gestione delle emergenza?

Il Piano dovrà essere costituito da tre sezioni principali:

  • oParte generale
    Raccoglie tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio e alle reti di monitoraggio presenti, finalizzate all’elaborazione dei possibili scenari di danno che si possono verificare nell’area in esame
  • oLineamenti della pianificazione
    Individua gli obiettivi da conseguire per organizzare un’adeguata risposta di protezione civile al verificarsi dell’evento e indica le Componenti e le Strutture Operative.
  • oModello di intervento
    Indica l’insieme, ordinato e coordinato secondo procedure, degli interventi che le Componenti e le Strutture Operative di Protezione Civile individuate nel Piano attuano al verificarsi dell’evento.

Il Piano dovrà specificare le procedure da mettere in atto al verificarsi dell’evento e, in particolare:

  • oindividuare le competenze;
  • oindividuare le responsabilità;
  • odefinire il concorso di Enti e Amministrazioni;
  • odefinire la successione logica delle azioni.

Le linee guida della Regione prevedono, inoltre, che il Piano di Emergenza Comunale sia corredato di una Carta del Modello di Intervento, che sintetizzi tutte le i formazioni necessarie alla gestione dell’emergenza.

I Piani dovranno tenere conto dei seguenti rischi:

  • orischio idrogeologico compreso quello da mareggiata;
  • orischio sismico;
  • orischio vulcanico;
  • orischio incendi boschivi e di interfaccia;
  • orischio chimico industriale.

Tutte le richieste di informazioni e chiarimenti possono essere inoltrate non oltre il termine di scadenza fissato per la presentazione delle proposte progettuali via e-mail all’indirizzodg.08@pec.regione.campania.it .

Le relative risposte sono tempestivamente pubblicate in un’apposita sezione del sito della Regione Campania
www.regione.campania.it.

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