Mingardina, maltempo fa slittare i lavori: la strada resta chiusa
| di Luigi MartinoIl costone è franato senza arrecare danni a persone perchè fortunatamente nella notte tra il 14 e il 15 gennaio nessun mezzo transitava lungo la Mingardina tra la galleria del bivio di San Severino di Centola e l’incrocio con la variante del ‘Ciglioto’, la sp 66. Lì, nella gola del Diavolo, una frana ha invaso le carreggiate, distrutto il muretto che divide l’arteria dal fiume e spaccato l’asfalto. Subito dopo l’incidente la strada è stata chiusa e, a distanza di tre settimane, la situazione non è cambiata. Lungo quella strada ci sono stati più incontri da parte di amministratori e politici della zona, tra i quali il sindaco di Camerota Antonio Romano, il sindaco di Celle di Bulgheria Cristoforo Cobucci, il consigliere di maggioranza di Camerota Ciro Troccoli, il presidente della Cab Raffaele Esposito, il sindaco di Centola Carmelo Stanziola e l’assessore provinciale con delega ai Lavori Pubblici Attilio Pierro. Questi due ultimi sono stati anche a Napoli per incontrare nel palazzo della Regione l’assessore Cosenza che si è dimostrato disponibile a partecipare al progetto di risanamento del costone per riaprire l’arteria. La monta e la strada ricadono nel territorio di Centola, ma la prima è di proprietà del comune di Celle di Bulgheria, mentre la seconda è competenza provinciale.
Dalla Regione sulla Mingardina è giunto il Genio civile che dopo un sopralluogo con tecnici e rocciatori, ha preso nota e stilato una relazione che ha poi consegnato al palazzo napoletano. La Regione ha contattato il sindaco di Centola ed ha confermato, una settimana fa, l’invio del bonifico con un finanziamento di 45 mila euro destinato ai lavori per sistemare la montagna, metterla in sicurezza e rifare l’asfalto sulle carreggiata danneggiate dalla caduta dei massi. I lavori dovevano partire lunedì scorso, ma il maltempo ha rallentato tutto. Il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, al telefono con il giornale del Cilento ha affermato: «Ho contattato poco fa i tecnici – dice – e mi hanno assicurato che se durante la notte di giovedì non piove, venerdì mattina iniziano i lavori. La montagna deve essere, almeno superficialmente, asciutta per far si che i rocciatori si arrampichino su di essa».
Intanto l’arteria resta chiusa e i problemi principali sono per i cittadini di Camerota e Palinuro. In entrambi i comuni i ragazzi hanno dovuto spostare di qualche minuto più indietro le lancette della sveglia per arrivare in tempo alla fermata del pullman che accompagna gli studenti a Vallo della Lucania e Sapri. Le ambulanze hanno dovuto studiare percorsi alternativi, così come i pendolari che tutte le mattine raggiungevano la stazione di San Severino. Disagi anche per i camion che forniscono viveri e materie prime alla frazione di Licusati vista la chiusura anche del Ciglioto. Trafficata quindi la variante che da Centola paese conduce alla Cilentana e la strada che attraversa Lentiscosa e San Giovanni a Piro per raggiungere il golfo di Policastro.
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