Vallo della Lucania: risposta del capogruppo consiliare “Grande Vallo” al sindaco
| di Biagio CafaroReplica da parte del capogruppo consiliare “Grande Vallo”, Emilio Romaniello, alla nota intitolata “La concretezza amministrativa prima di tutto” diramata qualche giorno fa dal gruppo di maggioranza vallese, immediatamente giunto in soccorso del primo cittadino, che – dopo un comunicato stampa assai provocatorio post-consiglio comunale – aveva già ricevuto una piccata replica.
“Definire il nostro uno ‘sproloquio’ e parlare delle nostre parole come ‘squallidi attacchi personali’ -esordisce il capogruppo di opposizione – significa volere a tutti i costi deviare l’attenzione dai temi veri dell’attualità politico-amministrativa vallese, spostandoli sul terreno dell’arido scontro e della dialettica offensiva e deleteria. Da un gruppo che si definisce ‘nuovo’ e ‘giovane’ sarebbe lecito attendersi ‘innovazione nei metodi’ e anche ‘nuove forme di espressione politica’. Ed invece cosa accade? Accade che, per minimizzare le azioni messe in campo dall’opposizione in ordine al problema dell’ufficio postale di Pattano, il gruppo consiliare ‘Le Ali per Vallo’ – velo di Maya d’un sindaco in pieno delirio d’onnipotenza – pur di rincarare la dose di polemiche, non abbia altro mezzo che la falsificazione della verità, alla ricerca di un facile consenso, da ottenere più gettando discredito sugli avversari che per meriti propri”.
“E’ stucchevole ritornare sulla primigenia politica delle azioni a difesa dell’ufficio postale di Pattano -continua Romaniello – ma, visto che il Sindaco insiste, chiarisca egli per primo perché la tanto sbandierata lettera del 26/07 risulta spedita solo il 1 agosto (prot. 10928, e quindi successivamente alla richiesta di convocazione consiliare a nostra firma, assunta al prot. 10901 del 30/07/12). Non è uno scandalo aver preso spunto dalla nostra iniziativa politica per intraprenderne altre… Ma sostenere ancora che è stato compiuto un ‘grande lavoro’ a difesa del presidio pattanese significa buttare fumo negli occhi ai cittadini, ai quali non bisogna mai negare la possibilità di conoscere la verità. Ricordare la dolorosa esperienza angellarese e accusare la precedente amministrazione di non essersi attivata è scorretto ed inconferente. Proprio sulla scorta della precedente esperienza – in cui a nulla valsero gli innumerevoli incontri che il dott. Bilotti (direttore di filiale di Sala Consilina) ebbe, su nostra richiesta, presso la casa comunale – stavolta abbiamo chiesto la convocazione ad hoc del Consiglio Comunale e proposto una delibera da inviare anche a Poste Italiane, per evitare che ancora una volta Vallo della Lucania fosse penalizzata in termini di soppressione di un’altra agenzia postale”.
“Sulle riserve evidenziate circa l’introduzione del ruolo del vice-segretario comunale – prosegue Romaniello – il vero atteggiamento offensivo è nel modo usato dai LeAli nello stigmatizzare con sufficienza e altezzosità l’intervento dell’avv. Nicola Botti che, in Consiglio Comunale, ha prodotto, a nome del gruppo, le legittime osservazioni e contestazioni sull’argomento”.
“In ogni caso, leggendo ciò che i componenti della maggioranza scrivono – continua Romaniello – sembra che l’unica argomentazione che abbiano sia quella di usare come termine di paragone della loro “inazione” amministrativa ciò che il sottoscritto e le amministrazioni precedenti hanno (o non) fatto. Il Sindaco dimentica che in tutto il periodo che cita (1996-2011) c’era anche lui in Consiglio Comunale, in maggioranza prima, e – dal 2006 – all’opposizione. Quale controllo ha posto in essere? Se davvero ritiene siano state eseguite azioni poco chiare, perché non le ha mai denunciate? Vuol passare per un neofita, ma tale è solo quando parla di bilanci e di ‘patto di stabilità’ senza cognizione di causa. Il sottoscritto si guarda bene dal leggere elettrocardiogrammi o dal fornire diagnosi cardiache; perché lui si arroga il vanto di poter dare interpretazioni in materie che non conosce? L’Assessore Miraldi, con dichiarazioni riprese dalla stampa nei primi giorni di agosto, ha ben chiarito i termini della questione relativa al patto di stabilità. E’ utile, tuttavia, sottolineare alcuni aspetti per contrastare le strumentalizzazioni che il Sindaco tenta di fare. I valori del patto di stabilità vengono definiti anno per anno e servono a parametrare pagamenti ed incassi di ciascun anno, per evitare aumenti incontrollati della spesa pubblica. Il sottoscritto – come già evidenziato in Consiglio Comunale nella seduta di approvazione del bilancio preventivo 2011 ed anche in sede di consuntivo del 2010 – ha consegnato situazioni economico-finanziarie in attivo, e, pertanto, le affermazioni del Sindaco su una presunta eredità negativa ricevuta sono errate e fuori luogo. Tutto ciò è confermato dall’esistenza (con iscrizione nei bilanci successivi) di costanti avanzi d’amministrazione. La gestione che va dal 1996 al 17/05/2011 (Sansone/Cobellis/Romaniello) ha sempre portato questi risultati, ed il patto di stabilità (cui il Comune di Vallo è soggetto sin dal 1999 ai sensi dell’art. 28 L. 448/98), fino al 31 dicembre 2010, è stato sempre rispettato, in quanto sono state messe in campo tutte le azioni politiche e tecniche tese a tale finalità. Nel 2011, viceversa, l’assenza di un’adeguata programmazione politica, anche alla luce di quanto predisposto dal Responsabile del Servizio economico e finanziario già nel monitoraggio del 30/06, ha fatto sì che la sola tecnica ha portato allo sforamento del patto ed all’applicazione della sanzione”.
“Il sindaco – continua Romaniello – è in malafede quando sciorina i dati al 30 giugno. Prima di esporsi a brutte figure, dovrebbe analizzarli meglio e farsi spiegare – per esempio – che il monitoraggio di metà anno presenta un così elevato saldo finanziario negativo, pari a 4.138.203,05 euro – formato dalla differenza tra le spese EFFETTIVAMENTE sostenute a quella data (che contengono anche pagamenti di opere pubbliche) e le PREVISIONI di entrate correnti) – in quanto le entrate, per ragioni di eccesso di prudenza da parte del Responsabile, sono state sottostimate. A fine anno, infatti, nel monitoraggio al 31/12 le entrate son diventate pari (anzi, di poco superiori) a quelle inizialmente preventivate, così che – con l’aumento parimenti intervenuto delle spese sostenute nei pagamenti effettuati – lo sbilanciamento è sceso ad € 2.669.985,43”.
“Nessuna azione politica – chiosa Romaniello sul punto – è stata messa in campo dal Sindaco e dall’amministrazione (pur conoscendo i dati – peggiorativi – del monitoraggio semestrale): questa è la verità! Perché nel 2011 non si è stati in grado di avere dalla Regione Campania l’erogazione dei finanziamenti delle opere pubbliche in corso, a differenza di quanto avvenuto, ad esempio, nell’esercizio precedente, e – per di più – con l’aggravante di non aver attivato quei rapporti di filiera istituzionale, tanto sbandierati nei festeggiamenti post vittoria elettorale? Perché non si é pensato, ad esempio, a deleghe di funzioni attraverso Unione di Comuni, che avrebbe sottratto al patto di stabilità le relative voci? Perché si qualifica come “senza precedenti” il piano di lotta all’evasione predisposto dall’attuale amministrazione, visto che già nel 1998 si era provveduto a metterne in campo uno? Quali sono le opere di risanamento attuate? l’innalzamento – forse – dell’addizionale comunale IRPEF portata allo 0,80%, con un aumento dello 0,30%, per compensare la sanzione di € 225.807,00 comminata all’amministrazione per lo sforamento del citato patto di stabilità?”
“Tacciare il nostro gruppo di fare opposizione preconcetta e distruttiva è, evidentemente, l’ulteriore conferma dell’attività in cui il Sindaco riesce meglio, che è quella di travisare la realtà e (tentare di) piegarla alle sue convenienze” – conclude il capogruppo Romaniello. “Dal responso elettorale in poi, a noi non difetta quella serenità di cui, viceversa, l’amministrazione Aloia pare abbia difficoltà a permeare il proprio approccio concreto ai problemi della Città… Che ha bisogno di una nuova stagione… non solo a parole!”
GRUPPO CONSILIARE “GRANDE VALLO”
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