Agropoli, il Settembre Culturale celebra l’anniversario dell’Operazione Avalanche
| di Lucia CarielloAgropoli, prima sede in Italia del governo militare alleato dei territori occupati, celebrerà il settantesimo anniversario dell’Operazione Avalanche con iniziative inserite nell’ambito della sesta edizione del ‘Settembre Culturale’ al Castello Angioino Aragonese.
L’8 settembre alle 19, l’avvocato romano Gianluca Barneschi, già autore, con il libro d’esordio ‘Balvano 1944’, di un caso storico letterario, massimo esperto degli eventi del settembre 1943, accompagnato dal professore Emilio Gin, docente di storia contemporanea all’Università degli studi di Salerno, presenterà, in anteprima nazionale, ‘L’inglese che viaggiò con il Re e Badoglio’. Il libro affronta, in parte, tematiche strettamente connesse a quei giorni del 43, rivelando, dopo settanta anni, vicende inedite.
La serata, ripresa dall’emittente televisiva Canale 21, si concluderà con un concerto sostenuto dalla Bcc dei Comuni Cilentani del Duo Tortorelli ‘Tra espressione e virtuosismo’. I maestri M. Tortorelli al violino e L. Tortorelli alla chitarra si cimenteranno su musiche di Paganini, Molino, Albeniz, Sarasate e Piazzolla. Il giorno successivo, 9 settembre alle 21, la restaurata piazza d’armi del Castello Angioino Aragonese di Agropoli farà da scenario a una rievocazione storica ‘Operazione Avalanche – Lo Sbarco ad Agropoli’, scritta e diretta da Gaetano Stella, a cura di Animazione 90 in collaborazione con Il Cilindro di Maria Barone. La rappresentazione ripercorre la straordinaria pagina di storia riguardante lo sbarco di Salerno, con un’attenzione particolare alle vicende che hanno accompagnato l’evento nel territorio di Agropoli ed il ruolo che vide protagonista la città agropolese. «Lo sbarco alleato – afferma il sindaco Franco Alfieri – investì sicuramente, dalle testimonianze e dai documenti pervenutici, il territorio del Comune di Agropoli. Pertanto, abbiamo ritenuto doveroso ricordare in particolare coloro che, con il tributo della loro vita, contribuirono al raggiungimento della nostra libertà».
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