Camerota, pino secolare seccato dalla benzina: ostruiva la visuale (FOTO)
| di Luigi MartinoEsce fuori dal balcone di casa, si accorge che un pino maestoso gli ostruisce la visuale e, secondo i testimoni, fa seccare l’albero con il gasolio per sgomberare il panorama. E’ la strana storia che si protrae da anni a Marina di Camerota, ma che forse, oggi, ha trovato un ‘vincitore’. Il pino secolare nella piazzetta Fondacaro è completamente seccato. La colpa viene affibbiata dagli abitanti del posto ad un presunto turista di Napoli che è proprietario di una casa di fronte la piazzetta dove erge il pino.
Facciamo un passo indietro. Nel settembre del 2011 intorno al pino vennero affissi due cartelli: il primo indicava la presenza di gasolio, mentre sul secondo c’era scritto: «Assassini bastardi». Il giornale del Cilento due anni fa è andato ad intervistare gli abitanti della palazzina che affaccia sul pino e quindi sulla piazzetta alla fine del viale Pietro Troccoli. Un inquilino che risiede nello stesso palazzo dell’ipotetico autore dell’episodio di vandalismo, dichiara: «L’uomo in questione, che tenta da diversi giorni di seccare questo maestoso pino, ha già precedenti molto simili. Anni fa – dice chi ha contattato all’epoca questa testata -, appena dinanzi il portone della nostra abitazione, si ergeva imponente un carrubo. Una mattina ho notato una cosa molto strana: alla base dell’albero erano stati praticati diversi fori e all’interno di ogni foro era stata introdotta una sostanza che emanava un odore forte. Non voglio divagare molto! Vi dico solo che la storia si è conclusa in modo spiacevole. Il carrubo imponente che da decenni sorvegliava l’ingresso si è seccato in poco tempo».
Pare che la stessa sorte sia toccata anche al maestoso pino marittimo alto almeno quanto il palazzo. Nonostante le sollecitazioni dei cittadini e il tentativo di salvare l’albero, non c’è stato nulla da fare e la chioma è già diventata completamente marrone. Sul tronco, nel settembre del 2011, erano stati praticati dei tagli e in ogni taglio c’era traccia di una sostanza viscida. I carabinieri della locale stazione fecero visita ad un extracomunitario. Era lui l’unico sospettato. Secondo chi indagava sul caso l’uomo avrebbe mandato il cittadino rumeno a compiere il gesto per far morire il pino che dava fastidio a chi si affacciava dal proprio balcone per godersi il mare di Marina di Camerota. Sull’argomento intervenne anche l’allora consigliere Saturno: «Non si tratta di un normale atto vandalico, qui c’è una vera e propria regia. Se quel pino da’ fastidio a qualcuno, vuol dire che ne pianteremo altri tre».
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