Certificazione dei prodotti agricoli cooperativi: così Fedagri Campania tutela le eccellenze
| di Marianna Vallone«Non esistono territori di serie a e di serie b. È assolutamente errato continuare ad alimentare polemiche di fronte ad un problema di cui tutta l’Italia deve farsi carico e le cui colpe sono equamente distribuite su tutta la penisola». A dirlo, all’indomani della campagna pubblicitaria di una nota marca di pomodori, è il presidente di Fedagri Confcooperative, Giorgio Mercuri che ricorda l’inscindibilità per la cooperazione, tra la zona di produzione ed il prodotto.
Forte di questo monito e convinta del ruolo che la cooperazione agricola svolge nell’economia locale, Fedagri Confcooperative Campania punta alla tutela delle eccellenze e si concentra sulla certificazione di qualità dei prodotto agricoli e su una comunicazione efficace dei dati relativi alla loro salubrità. Difatti, la Federazione campana, in collaborazione con Fedagri nazionale, ha organizzato, presso la sua sede legale, un incontro il prossimo 8 novembre per presentare la Convenzione avviata con una società di certificazione.
«Dobbiamo agire per salvaguardare i produttori virtuosi. La cooperazione è per sua natura presidio della zona in cui opera e all’indomani dell’allarme Terra dei fuochi, generalizzato e indiscriminato, intendiamo lavorare per salvaguardare quanto di sano ancora esiste. A rischiare è l’economia di un Paese. Per quanto di nostra competenza, abbiamo già chiesto alle istituzioni locali, nella sede adeguata, uno sforzo per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. La Federazione, dal canto suo, lavorerà per preservare la filiera cooperativa», spiegano Carlo Mitra (nella foto), commissario Confcooperative Campania e Luigia Adiletta, presidente Fedagri Campania. L’appuntamento è presso la sede di Confcooperative Campania, l’8 novembre 2013, alle ore 15.00.
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