Certosa di Padula, giovedì ingresso gratuito per le donne

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Certosa di Padula, giovedì ingresso gratuito per le donne

Anche quest’anno, il ministero per i Beni e le Attività Culturali partecipa alla festa della donna rendendo omaggio all’universo femminile.

Nella giornata dell’8 marzo l’ingresso sarà gratuito per tutte le donne all’interno dei musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali. L’iniziativa nasce con l’intento di sensibilizzare il pubblico nei confronti delle opere d’arte, che da sempre hanno messo in risalto la figura femminile, in qualità di musa ispiratrice, ma vuole soprattutto valorizzare le donne che hanno dato e continuano a dare il loro prezioso contributo all’arte.

Anche alla Certosa di Padula, sito gestito dalla soprintendenza BAP di Salerno diretta da Gennaro Miccio, sarà consentito l’ingresso gratuito a tutte le donne.

Sarà possibile ammirare, ancora per un po’, la mostra “Gli angeli dell’amore in Certosa”, prorogata fino al 28 marzo 2012. L’esposizione, allocata negli ambienti della Foresteria Nobile della Certosa di San Lorenzo a Padula, è composta da tre dipinti – olio su tavola – raffiguranti vivaci angioletti che portano corone di fiori nelle mani oppure una palma, vagamente avvolti in un colorato manto rosso e con bianchi cartigli svolazzanti recanti iscrizioni tratte dalle sacre scritture.

I quadri, inediti, ascrivibili alla fine del XVI secolo, sono stati tratti dai depositi che custodiscono le poche opere d’arte superstiti dell’ex Monastero Certosino di Padula. Probabilmente decoravano ambienti cenobitici del Convento, anche se non è da escludere un originario uso degli stessi quali ante di armadio, viste le tracce di raffinate decorazioni geometriche presenti sul retro.

In ogni caso, esse appartengono ad un più vasto ciclo composto da dodici tavolette, tutte raffiguranti angeli, con simboli delle virtù certosine e sacre iscrizioni che citano frammenti di brani biblici in cui si elogiano tutte quelle anime che amano e servono Dio, meritevoli della futura e preziosa ricompensa celeste: un ammanto regale in spalla, la corona in capo, lo scettro in mano…, come espresso in uno dei cartigli meglio conservati: “Accipient Regnum decoris, et diadema speciei de manu Domini . Sap. V.”. La mostra è curata da Eufemia Baratta.

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