Coldiretti, valorizzazione filiera bufalina: tracciabilita’ e la disciplinare preoccupano gli allevatori

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Coldiretti, valorizzazione filiera bufalina: tracciabilita’ e la disciplinare preoccupano gli allevatori

«Le modifiche al disciplinare della produzione di mozzarella di bufala Campana Dop e, più in generale, tutte le decisioni relative al comparto bufalino saranno assunte dagli allevatori. Coldiretti si batterà affinchè chi opera per la crescita di questo comparto venga coinvolto in ogni decisione».

Lo assicura il presidente provinciale di coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, all’indomani del confronto con gli operatori zootecnici della filiera bufalina promosso a Eboli. Tracciabilità, modifiche al disciplinare della produzione di mozzarella di bufala Campana Dop  e la questione relativa alla doppia linea di produzione sono le problematiche che più preoccupano gli operatori. «L’obiettivo di Coldiretti – spiega Sangiorgio – è di coinvolgere anzitutto gli allevatori che hanno sempre lavorato nel pieno rispetto del disciplinare di produzione e della legalità. Il rispetto degli allevatori è necessario per valorizzare e tutelare una filiera che rappresenta una grande ricchezza economica per la provincia di Salerno e la Campania tutta, con una produzione fortemente orientata all’export: una mozzarella italiana su 5 viene venduta all’estero ed è anche il formaggio fresco più venduto in Italia, con 5 kg di consumo annuo pro capite». E quello della mozzarella è anche il prodotto più ‘taroccato’ con un business illecito da oltre 100 milioni di euro l’anno: «Terremo incontri settimanali con gli allevatori – conclude il presidente Coldiretti Sangiorgio – per stilare un documento unitario e superare tutte le difficoltà del momento». All’incontro di Eboli, oltre al presidente salernitano Vittorio Sangiorgio, hanno preso parte il presidente regionale Gennarino Masiello, il direttore di coldiretti Salerno, Salvatore Loffreda e il direttore regionale Prisco Sorbo.

 

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