Piscina Vallo della Lucania: l’opposizione comunale replica. Romaniello: “Le parole sono come pietre”

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Piscina Vallo della Lucania: l’opposizione comunale replica. Romaniello: “Le parole sono come pietre”

Dura la replica dell’opposizione comunale di Vallo della Lucania, e in particolare di Emilio Romaniello, ex sindaco f.f. della cittadina cilentana in merito alle dichiarazioni del portavoce di Libero e più Bello Antonio D’Agosto e dell’attuale sindaco di Vallo della Lucania Toni Aloia.

“Le parole sono come pietre, bisogna stare sempre molto attenti prima di lanciarle e utilizzarle. ‘Pagliaccio’, nella comune definizione fornitaci da un qualunque dizionario della lingua italiana, è, con riferimento al noto personaggio circense, ‘chi si comporta in modo buffo,  chi manca di serietà e di coerenza’. Per estensione, dunque, una ‘pagliacciata’  è una ‘buffonata’, una ‘cosa che non va presa sul serio”. Inizia così la replica dell’opposizione consiliare alle dichiarazioni di questi giorni di Antonio D’Agosto e riprese dal sindaco di Vallo della Lucania su un quotidiano locale, in ordine all’annunciata apertura della piscina comunale per il prossimo 20 maggio.

Romaniello rivendica il proprio lavoro e la “presentazione” della piscina l’8 maggio 2011: “Indubbiamente la realizzazione dell’opera è durata più tempo del previsto, ma chi ha avuto o ha esperienza di amministrazione locale sa quanto sia difficile pensare, progettare, finanziare, costruire e terminare opere pubbliche così strategiche per un territorio. Rivendico tutto il lavoro svolto in questi anni per far sì che questo giorno arrivasse, e rammento a quel cittadino vallese – che ha definito ‘pagliacciata’ la presentazione dell’opera dell’08 maggio 2011 – che era dovere mio e delle persone che con me tanto hanno dato a questo territorio presentare la piscina ai cittadini vallesi, ponendo fine alle dicerie e alle polemiche, per mostrare a tutti che i lavori erano davvero finiti e che bisognava solo procedere all’effettuazione della gara, i cui atti – peraltro – erano già pronti. Per Romaniello l’amministrazione Aloia ha trovato tutto pronto: “Tutto confermato dal fatto che la nuova amministrazione non ha fatto nulla, se non procedere all’installazione dei pannelli solari (già previsti, finanziati ed appaltati) ed all’espletamento della gara per la gestione dell’impianto. Da quando rivendicare il proprio lavoro è attività da buffoni e mostrare i risultati raggiunti agire da pagliacci?”

Emilio Romaniello risponde a D’Agosto: “Allo stesso cittadino vallese, che ha scioperato per altre cose e non certo per la piscina comunale, come pure ad eventuali altri – che dubito esistano – che dovessero pensarla come lui rammento che, seppure per la realizzazione ci sono voluti dieci anni, oggi viene consegnato alla comunità di Vallo ed al territorio un impianto comunque all’avanguardia che, con modifiche progettuali continue, dovute in massima parte alle modifiche normative, – grazie all’opera e alla mediazione degli amministratori dell’epoca – è costato al comune di Vallo nulla più di quanto previsto in finanziamento. E se il collaudo un anno fa non era stato ancora fatto, le ragioni risiedono tutte nella volontà del sottoscritto di ritardare le ultime spese a farsi al momento in cui l’opera effettivamente fosse stata pronta per aprire i battenti, evitando che gli oneri di gestione passassero subito in capo all’Ente. Tutto nel rispetto dei criteri di economicità e trasparenza, oltre che per rigore amministrativo”.

Romaniello ha da ridire anche nei confronti dell’”inaugurazione sottotono” di Aloia: “Al Sindaco di Vallo che dice di voler inaugurare sottotono l’impianto dati i ritardi, sento di ribattere che non la trovo una giusta decisione. Rivendico con orgoglio il lavoro fatto dalle amministrazioni che si sono succedute in questi anni e ritengo che la realizzazione di un’opera così strategica vada in ogni caso salutata come merita, senza polemiche inutili. Forse la vera motivazione sta, in fondo, nella consapevolezza che l’attuale amministrazione non possa avocare a sé la titolarità del lavoro fatto”.

La conclusione della dichiarazione è ancora una volta riferita alle accuse piovute via web: “Chi s’arroga il diritto di definire ‘pagliaccio’ un altro, dovrebbe nel mentre s’appresta, come da lui affermato, a ‘metter finalmente le pinne’ indossare anche gli ‘occhiali’ per vedere meglio e più a fondo ciò che spesso giudica solo ‘per sentito dire’, posando però il ‘fucile’, che, quando spara epiteti e offese gratuite, fa anche più male a chi, seriamente e per anni, ha solo fatto il proprio lavoro nell’interesse di Vallo e dei vallesi, con risultati, piscina compresa, che sono sotto gli occhi di tutti”.  Il capogruppo d’opposizione chiude con un’espressione a lui cara e ultimamente molto in voga: “Prima di giudicare un uomo e le sue azioni, cammini due giorni nelle sue scarpe”.

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