Smantellata banda di spacciatori nel golfo di Policastro: 24 arresti (FOTO-VIDEO)

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Smantellata banda di spacciatori nel golfo di Policastro: 24 arresti (FOTO-VIDEO)

I carabinieri di Sapri hanno smantellato un’organizzazione che gestiva il mercato della droga nel golfo di Policastro. Sono 24 le persone arrestate dai militari che con questa operazione hanno messo a segno un duro colpo alla criminalità territoriale. Si tratta principalmente di residenti nel basso Cilento ma il gruppo aveva collegamenti anche con altre aree, soprattutto il napoletano, dalle quali arrivava la droga. «La testa dell’organizzazione era a Sapri con i fratelli Di Martino», come emerso dalla conferenza stampa che si è svolta nella mattinata di giovedì alla presenza del procuratore di Lagonegro, Vittorio Russo, del sostituto procuratore Michele Sessa, del comandante provinciale dell’Arma Riccardo Piermarini e del comandante della compagnia di Sapri Emanuele Tamorri.

Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba di giovedì, intorno alle 5:30. I militari della compagnia di Sapri, coordinati dal capitano Emanuele Tamorri, e supportati dal settimo elinucleo di Pontecagnano, da due unità del nucleo cinofili di Salerno e in sinergia con altri reparti dell’Arma  che operano sul territorio, hanno arrestato 24 persone (6 finite in carcere, 8 ai domiciliari e 10 obblighi di dimora) su provvedimento emesso  dal Gip del tribunale di Lagonegro e richiesto dalla Procura locale diretta dal procuratore Vittorio Russo. Le accuse vanno dalla detenzione allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo le indagini dei carabinieri, gli spacciatori si rifornivano nel napoletano utilizzando per lo più i treni, soprattutto il ‘Frecciabianca’, dal quale è scaturito il nome dell’operazione, per poi spacciare cocaina, hashish e marjiuana nei territori di Sapri, Policastro, Vibonati, Torraca e Villammare. Le indagini sono state avviate nel novembre del 2012 e si sono concluse a marzo 2014. L’attività investigativa è scattata dopo l’arresto di un giovane trovato in possesso di una cospicua quantità di droga. Da qui sono partite indagini che hanno accertato che il giovane non operava in maniera autonoma ma faceva parte di un’operazione più vasta che faceva capo ai fratelli Di Martino, noti pregiudicati del posto.

LE INTERVISTE

In particolare, nel corso degli accertamenti, è emerso che «i due fratelli, facendo leva sul loro potere intimidatorio e sulla violenza che usavano verso chi ostacolava le loro attività, erano riusciti ad assoggettare anche altri giovani del posto: Nicola Brandi e Stefano Giudice che venivano usati come corrieri per portare la droga nel golfo di Policastro». I viaggi a Napoli per il rifornimento di eroina e cocaina avvenivano quasi sempre in treno. La frequenza era quotidiana e talvolta anche due volte al giorno servendosi di giovani incensurati del posto. «Il principale riferimento per l’acquisto di eroina nel napoletano – hanno spiegato in conferenza  – è stato individuato in Antonio, detto Tony, Piedimonte che in più occasioni ha fatto portare direttamente la droga a Sapri da Carmine Del Gavio, suo fidato collaboratore». 

Lo spaccio davanti le scuole Dalle indagini è emerso che «i fratelli Di Martino, grazie al lavoro di Raffaele Maiorano, Gianfranco Di Giacomo e Eduardo Iannotti, erano riusciti a imporsi con la loro attività anche a Vibonati e Villammare». Durante le perquisizioni sono stati trovati 150 grammi di hashish, 100 grammi di marjiuana, ed è stato arrestato un altro soggetto, non destinatario delle misure cautelari, scoperto con 15 piante di marijuana. L’operazione dei carabinieri della compagnia di Sapri, diretti dal capitano Emanuele Tamorri, ha permesso di smantellare «un sistema di spaccio ben collaudato che si era avvicinato anche ai minorenni, a tanti studenti del posto intercettati dagli spacciatori davanti le scuole». Ma le ambizioni dei due fratelli finiti in manette erano ben più ampie. Tant’è che nel pianificare le future modalità da adottare per lo spaccio nella piazza di Sapri, volevano «prendere in mano il pesce come dei camorristi», come si evince da uno stralcio di intercettazioni.  

I nomi Vincenzo Di Martino, Moreno Di Martino, Nicola Brandi, Antonio Piedimonte, Francesco Lombardi e Carla Liberatore sono finiti in carcere. Ai domiciliari, invece, Carmine Del Gavio, Vito Trotta, Raffaele Maiorano, Domenico Maio, Valentina Giudice, Stefano Giudice, Gianfranco Di Giacomo e Eduardo Iannotti.

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