Abusi edilizi e danni ambientali: denunce e sequestri a Camerota e Montano Antilia
| di Lucia CarielloIl corpo forestale dello Stato del C.T.A di Vallo della Lucania ha scoperto due strutture ed uno scavo, entrambi abusivi, realizzati su area demaniale con furto di materiale litoide nel comune di Camerota, la realizzazione di una pista in terra battuta e l’utilizzazione di un bosco con alberi ad alto fusto non autorizzati, nel comune di Montano Antilia.
Abusi edilizi e reati ambientali, inoltre, sono stati riscontrati nell’area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nella zona fluviale del fiume Mingardo, in aree S.I.C.(Sito di Interesse Comunitario) ed in zone soggette a vincolo idrogeologico.
Gli agenti del Coordinamento Territoriale per l’ambiente di Vallo della Lucania, in collaborazione col personale del Comando stazione forestale di Sanza, nel corso di un servizio mirato alla prevenzione A.I.B. e repressione degli illeciti ambientali all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, hanno scoperto in località “Mingardina-Vallone Bambuto” nel territorio di Camerota, un’area di circa 2000 mq recintata con paletti in legno e rete metallica, ubicata sulla sponda sinistra del fiume Mingardo, al cui interno vengono rinvenuti: uno scavo di circa m5x5x 3 da cui era stato prelevato furtivamente materiale litoide, due fabbricati, di cui uno in fase di realizzazione di circa 20 mq e l’altro già ultimato di circa 45 mq, una roulotte priva di targa e legna deprezzata di pioppo e relative ceppaie accatastate ai margini delle colture ortive presenti.
Da successive indagini, e sopralluogo congiunto con personale del Genio Civile, viene accertato che i lavori e le opere riscontrate, sono state realizzate su suolo demaniale, senza titoli autorizzativi, in modo del tutto abusivo, modificando in modo sostanziale lo stato dei luoghi.
Accertato l’abuso, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, pongono sotto sequestro l’intera area, denunciando a piede libero S.S. di anni 50, in qualità di committente e occupatore abusivo dell’area, e M.P. di anni 34 in qualità di esecutore materiale dei lavori.
Mentre il Comando Stazione Forestale di Montano Antilia, alla loc. “Lago” di Montano Antilia, zona ricadente nel Sito di Interesse Comunitario denominato Monte Sacro, ha scoperto una pista in terra battuta di circa mt.20 con una lunghezza media di mt. 3 circa, e un taglio di castagni non autorizzati.
Infatti, dai rilievi eseguiti e da sopralluogo congiunto con il responsabile dello sportello unico edilizia del comune di Montano Antilia, si è accertato che sia la pista in terra battuta, e il taglio delle piante, venivano eseguiti senza qualsiasi titolo autorizzativi, da parte degli Ente preposti: Comune, Comunità Montana, Regione Campania settore foreste e ambiente, Ente Parco e Soprintendenza dei B.A.A.A.S..
Accertato gli illeciti, le giubbe verdi, denunciano alla competente A.G. di Vallo della Lucania, R.N. di anni 59, per i reati di: abuso edilizio, taglio abusivo di piante e distruzione e deturpamento di bellezze naturali.
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