Tragedia sfiorata a Camerota, auto investe bambino
| di Luigi MartinoAttimi di panico, urla e terrore. Le persone che passeggiavano sul lungomare Trieste di Marina di Camerota intorno alle ore 20 di domenica hanno tutte pensato al peggio. Alcune sono sobbalzate dai tavolini dei bar, altre con le mani nei capelli pregavano sperando che nulla di grave fosse successo. Forse qualcuno ha ascoltato le preghiere e il bambino investito da una Fiat Punto blu condotta da una donna, ora è salvo.
L’incidente E’ accaduto all’altezza della sala giochi «Zancale» (nella foto) e proprio da questa il bambino, ha attraversato la strada per raggiungere la madre alla parte opposta della carreggiata. A quel punto è sopraggiunta l’auto. La donna al volante è riuscita a frenare in modo tempestivo. Il piccolo è rimasto con il piede sinistro sotto la ruota anteriore del veicolo. Da quel momento in poi tanta paura. E’ accorso un uomo che a gran voce ha chiesto alla donna di effettuare una retromarcia per liberare il bimbo. Il malcapitato è stato prima soccorso con del ghiaccio all’interno del bar più vicino, poi trasportato al pronto soccorso. Lì i medici lo hanno medicato. Il bambino è stato poi affidato ai genitori dopo che i sanitari hanno consigliato loro una visita per accertamenti in ospedale. «Sul piede un livido», hanno commentato i cittadini che hanno assistito alla scena.
Parla il comandante dei vigili Quella strada spesso viene chiusa al traffico e resa isola pedonale dai vigili urbani del comune di Camerota. Al momento dell’incidente tre vigilesse lavoravano al computer nell’ufficio dei caschi bianchi in località porto. Con loro era presente il comandante Ciociano che precisa al giornale del Cilento: «Quella strada viene chiusa solo in caso di necessità. L’ordinanza comunale dell’11 giugno 2007 parla chiaro: la strada diventa area pedonale dalle ore 21.30 fino a cessata esigenza. Se noi vigili notiamo che il traffico pedonale è intenso, allora chiudiamo il lungomare e deviamo il traffico per la strada parallela. D’estate capita che il lungomare viene chiuso abusivamente da alcuni commercianti, in questo modo i turisti passeggiano tranquilli e posso fermarsi ad osservare le vetrine e prendere un caffè. A noi questo va anche bene».
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