Chiusura poste vicina, giovedì udienza del tar: nessuna risposta da Caldoro

| di
Chiusura poste vicina, giovedì udienza del tar: nessuna risposta da Caldoro

Il 10 gennaio, data dell’udienza del tar, è imminente e i sindaci coinvolti dai tagli di Poste Italiane vivono con il fiato sospeso nell’attesa di capire quale sarà la sorte degli sportelli postali del territorio cilentano e valdianese.

Intanto, dopo il sollecito inviato dai primi cittadini il 2 gennaio, ancora nessuna risposta da parte del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. La missiva, inviata dai due sindaci rappresentanti il  comitato di vigilanza sui servizi essenziali, Andrea Salati e Nicola Parisi, sollecitava al presidente della Regione di «contattare in tempi brevi i vertici di Poste Italiane». Ma finora nessuna risposta.

Non si placa, dunque, la battaglia dei primi cittadini di Cilento e Vallo di Diano in difesa degli uffici postali, che sulla base dei tagli decisi dalla direzione di Poste italiane, dovrebbero chiudere battenti. Ora si attende la decisione del tar della Campania che nel frattempo ha concesso la sospensiva al provvedimento che prevedeva la chiusura degli sportelli il 28 dicembre.

Coinvolti nei tagli gli uffici postali di Abatemarco e Massicelle per Montano Antilia, Magliano Nuovo per Magliano Vetere, Gorga per Stio, Castelnuovo Cilento, Sicilì per Morigerati, Cardile per Gioi, Perrazze per Palomonte, Arena Bianca per Montesano sulla Marcellana, Mandia e Terradura per Ascea, Foria e San Nicola per Centola, Santa Marina, Moio della Civitella, Piano Vetrale per Orria, Lentiscosa per Camerota, Caprioli e Marina di Pisciotta per Pisciotta, Ispani.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata