Vallo della Lucania: rione San Pantaleone abbandonato dall’amministrazione comunale
| di Biagio CafaroIl rione San Pantaleone di Vallo della Lucania è lontano dai pensieri dell’amministrazione Aloia. È quanto emerge dalla riunione del comitato di quartiere ‘piazza cattedrale rione San pantaleone’ che si è tenuta domenica 6 aprile. Sette sono stati i punti cardine dell’incontro sui quali sono stati analizzati i problemi del quartiere derivati anche dalle decisioni dell’amministrazione comunale a partire dalla ristrutturazione della piazza: «Il progetto inserito nel piano triennale non è stato inserito nella cantierabilità, di fatto escluso dalla accelerazione della spesa che ha avuto la regione Campania. La motivazione di ciò è che l’amministrazione, come ha comunicato in via informale intende accedere a un mutuo per la realizzazione del suddetto. La soluzione ipotizzata lascia molti dubbi sulla realizzazione dello stesso». Questo è solo il primo di 7 punti messi in evidenza dal comitato il quale vaglia varie proposte per far rivivere il quartiere.
Di seguito gli altri 6 punti
2) Problema raccolta differenziata già ampiamente discusso in precedenza anche con incontri tra comitato e amministrazione. Le soluzioni concordate, tipo la messa a disposizione di un mezzo con raccolta diretta in fasce orarie concordate, già usato in altre zone del paese, non è stata adottata per il nostro quartiere. A richiesta per la mancata applicazione è stato risposto che presto saranno collocati dei contenitori a scomparsa nel sottosuolo e il servizio sarà gestito dagli extraterrestri. A tale mancanza si aggiunge la non soluzione del problema dei numeri civici di cui il comitato si era fatto carico ma l’amministrazione come al solito nei vari confronti aveva garantito soluzione ancora non attuata.
3) Osservazioni sulle carenze di spazi verdi nel quartiere e nel comune con ampia discussione sulla mancata applicazione di leggi a tutela del verde pubblico che prevedono anche il censimento delle piante esistenti. Numerose le osservazioni fatte sul taglio selvaggio di piante secolari di ulivo fatte nel comune, sede inoltre del parco, per far spazio a costruzioni in cemento.
4) ripercussioni sul territorio e quindi sull’economia del quartiere, dei problemi legati alla viabilità e in modo più specifico alla chiusura della sp 430. Il comitato si interroga sui motivi del ritardo nella soluzione del problema e sul percepibile disinteresse da parte delle istituzioni.
5) Proposta di ritorno delle scuole a piazza S. Caterina come soluzione alla disastrata economia che interessa la zona. Inoltre a scopo provocatorio, come soluzione all’immobilità da parte dell’amministrazione, il comitato propone piazza cattedrale come sede del mercato domenicale.
6)” ‘Adotta un quartiere’ promuovere iniziativa di gemellaggio del nostro quartiere con quelli di altre città anche estere. Scopo attirare l’attenzione da parte di altre realtà visto lo scarso interesse suscitato nei confronti della propria amministrazione.
7) dotare il quartiere di servizio di video sorveglianza e se possibile renderlo zona wifi free.
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