Capaccio-Paestum, «niente tuffi»: chiazze verdastre in mare
| di Marianna ValloneMartedì mattina, sulla spiaggia della Licinella a Paestum, sventolava la bandiera rossa che invitava i bagnati a non fare il bagno in mare. La causa? Una chiazza verdastra, una grossa macchia scura che ha trasformato lo specchio di mare del litorale cilentano in una fogna a cielo aperto.
«Avevamo davanti agli occhi una fogna a cielo aperto – spiega un turista napoletano – era impossibile fare il bagno. Ho fotografato sia la spiaggia che il mare: la spiaggia piena e l’acqua vuota».
Tante le polemiche. Gli uomini della guardia costiera hanno effettuato un sopralluogo nell’area interessata e dai primi riscontri sembrerebbe che il fenomeno fosse molto simile a quello accaduto pochi giorni prima ad Agropoli. «Difficile stabilire con certezza la causa – ribadisce Zagarola, comandante della guardia costiera di Paestum – è probabile che possa trattarsi di escrementi rilasciati da imbarcazioni in transito, ma non c’è nessuna certezza».
La spiaggia della Licinella comunque è ben lontana dagli impianti di depurazione di entrambi i comuni e gli amministratori cilentani tengono a precisare ancora una volta che, dalle analisi effettuate dall’Arpac e dai laboratori privati, non può essere messa in discussione la qualità del mare del Cilento. «L’acqua è pulita, se non eccellente».
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