Vallo della Lucania: il sindaco Aloia perde pezzi
| di Biagio CafaroUno scenario politico sempre più movimentato a Vallo della Lucania. Il sindaco Antonio Aloia nei giorni scorsi è stato abbandonato da Dino Ruocco, presidente di “Le Ali per Vallo”, la lista politica che portò la vittoria di Aloia alle scorse amministrative del centro cilentano. Ruocco è stato chiaro: «Vallo della Lucania ha bisogno di sostanza e non apparenza. Vi è una netta concentrazione delle scelte e delle linee politiche nelle mani e nella mente di una sola persona. Ecco perché ho deciso di abbandonare Toni Aloia».
Quello di Ruocco non è la sola presa di distanza.
Un altro sostenitore in campagna elettorale di Aloia era Antonio D’agosto, il quale ha sostenuto la candidatura dell’attuale primo cittadino. Successivamente si è visto un progressivo allontanamento fino alle dichiarazioni rilasciate da D’Agosto nel numero di Ottobre di Unico: «Vallo mi sembra il paese dove viene premiato chi non sa fare, “meno sai fare e più fai”, ecco, questo potrebbe essere lo slogan per la cultura vallese».
Anche in Giunta comunale le cose non vanno nel migliore dei modi. Così il 21 giungo 2013 quando si è discusso dei “Lavori di riqualificazione di via Garibaldi e della realizzazione dei locali commerciali” la delibera è stata approvata ma «a maggioranza col voto contrario (non motivato) dell’assessore Pietro Miraldi», fa sapere Emilio Romaniello capogruppo dell’opposizione Grande Vallo in un interrogazione al sindaco.
In questo scenario politico si inscrivono le iniziative dei cittadini come quella del comitato “La nostra Piazza” che ha tuonato, in merito alla manifestazione di interesse per la riqualificazione del cuore di Vallo della Lucania: «Piazza Vittorio Emanuele non si tocca».
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