Il dialetto cilentano (parte seconda) La caratterizzazione Greca(breve esposizione)

Tra gli influssi linguistici, certamente i più rilevanti sono riconducibili al mondo greco e quello latino.
Questo breve spazio sarà dedicato all’elemento greco, il quale nel corso dei secoli ha apportato continue trasformazioni e ha posto le prime solide basi per il futuro idioma che verrà in seguito etichettato come “cilentano”, anche se, in realtà si sviluppa con varianti diverse che ad oggi ancora sopravvivono con marcate caratterizzazioni in spazi ristretti.
Tracce del mondo ellenico sono ben evidenti anche oggi, ed esse affiorano di continuo anche nelle espressioni quotidiane di chi è parlante di questa lingua.
La consistenza quantitativa delle parole derivanti dal greco, pone il cilentano come una lingua poliglotta nel panorama dialettologico italiano.
Sarebbe qui impossibile fare una rassegna esaustiva di tutti i termini che hanno avuto origine dal greco, ma un corposo elenco, se pur sintetizzato, sarebbe utile per rendere bene l’idea di quello che è stato il suo ruolo nella parlata locale.
È opportuno ora fare una classificazione non cronologica, ma diffusiva di tali termini, ossia tentare di passare al setaccio l’idioma odierno, estrapolando da esso i termini più significativi ed evidenti che riconducono a questa tipologia linguistica, designata come classica.
Agli inizi del ‘900 del millennio appena trascorso, il grande linguista tedesco Gerard Rohlfs, aveva ben evidenziato tale Nel suo studio Mundarten und Griechentum des Cilento, tradotto in italiano, sul finire degli anni ’80 del secolo scorso,  col titolo di Dialetti e Grecità del Cilento affronta questa rassegna, o meglio, mette in mostra tutti quei termini che riconducono al già citato mondo ellenico.
A titolo di esempio se ne riportano qui alcuni:
Esempi di grecismi