«Iliade»: nettezza e universalità dei sentimenti umani in parole e musica a VeliaTeatro
| di Giuseppe GalatoUn «one man show» in versione classica: sul palco di VeliaTeatro (9 agosto, ore 21) va in scena «Iliade», con la voce di un solo attore e le note di semplici strumenti musicali. Alla maniera degli aedi di un tempo perso nella storia. Nell’interpretazione di Gianluigi Tosto, dal poema omerico emerge la prepotenza dei sentimenti, totali e senza mezze misure: l’ira di Achille, la superbia di Agamennone, l’ardore di Patroclo, l’eroismo di Ettore, il dolore di Priamo.
Il primo appuntamento della rassegna (XIV edizione) dedicata al teatro antico sull’acropoli dell’area archeologica di Elea-Velia, è con un’Iliade narrata, dal punto di vista più oggettivo di chi racconta o da quello soggettivo di chi è parte delle vicende. Modulando i toni e componendo i passaggi, lasciando sullo sfondo le battaglie descritte da Omero. Ponendo piuttosto attenzione ai personaggi umani: all’universalità di virtù e debolezze, passioni e sofferenze.
L’attore diventa aedo, il cantore che nell’antica Grecia tramandava oralmente i poemi e li narrava di luogo in luogo. E la musica, già insita nel ritmo e nella metrica dei versi, diventa parte integrante della narrazione. Grazie, per esempio, al suono di guerra del djembé che accompagna la lite fra Achille e Agamennone, alle mazze di ferro che ritmano le cruente battaglie fra i due eserciti, al gong che annuncia l’intervento decisivo degli dèi, ai campanellini indiani che assecondano l’emergere dal mare di Teti, la madre di Achille. La traduzione utilizzata è, di base, quella di Vincenzo Monti, alternata, per variare linguaggio e ritmi, ad altre (di Ettore Romagnoli o più moderne, nelle versioni di Rosa Calzecchi Onesti e di Mario Giammarco).
L’opera è parte di una trilogia («Il Canto e la memoria») ideata e inscenata dall’attore, completata da altri due grandi poemi dell’antichità: l’Odissea e L’Eneide. «Il proposito – racconta Tosto – è indagare sulle straordinarie possibilità espressive ed evocative di una voce narrante che, con l’ausilio di pochi ed elementari strumenti di supporto, trasporti l’immaginazione dello spettatore nel proprio mondo interiore, dove quelle storie scaturiscono e ancora vivono, radicate nella carne e nella memoria profonda di tutti».
Gianluigi Tosto è protagonista anche nei due successivi spettacoli di VeliaTeatro: «Odissea», il 10 agosto ed «Eneide» l’11 agosto (unico evento che si svolge presso la Cappella di San Matteo di Casal Velino Marina). La manifestazione va avanti con un tre rappresentazioni della compagnia «O Thiasos – Teatro Natura»: il 16 agosto, «Miti di stelle», tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, il 17 c’è «Demetra e Persefone», ispirato dall’Inno Omerico a Demetra, il 18 «Miti d’acqua», anch’esso dalle Metamorfosi di Ovidio. Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21.
La manifestazione, organizzata dalla Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge con il sostegno di Soprintendenza Archeologica di Salerno, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ente Provinciale Turismo di Salerno, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Banca del Cilento – Credito Cooperativo di Vallo della Lucania, Comunità Montana Lambro e Mingardo, Comune di Ascea, Comune di Casal Velino.
Botteghino 10 euro. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso dell’area archeologica di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. Info: www.veliateatro.it – Pro loco di Ascea – 0974 972230
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