Denunce e sequestri della forestale nel parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
| di Rito Ruggeri
L’ attività di contrasto agli eco-illeciti e di difesa del patrimonio ambientale portata avanti dal C.T.A. di Vallo della Lucania del corpo forestale dello Stato, ha portato di recente alla scoperta di abusi edilizi, soppressione di superficie boscata costituita da macchia mediterranea, nonché abbandono di rifiuti speciali pericolosi nei comuni di Castellabate, Futani e Roccadaspide.
Gli agenti del comando stazione forestale di Castellabate coadiuvati dal comando stazione forestale di Capaccio, nel corso di un servizio mirato al controllo del territorio, hanno scoperto in località “Franco San Giovanni” di Castellabate, in zona soggetta a tutela ambientale dell’area protetta nel cuore del parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, lavori di sbancamento, la realizzazione di due piste mediante l’ausilio di un escavatore.
Da accurate indagini di polizia giudiziaria i lavori risultavano essere realizzati senza alcuna concessione, ed inoltre eseguiti in area già percorsa da incendio verificato nel 2007 così come emerso agli atti della forestale di Castellabate.
Accertato l’abuso, gli uomini della forestale dello Stato, sequestravano preventivo l’intera area di circa 15 ettari, denunciando alla competente autorità giudiziaria della procura della Repubblica di Vallo della Lucania, A.A. di anni 34 nato ad Agropoli e residente a Castellabate in qualità di committente e proprietario, e C. G. di anni 43 residente a Castellabate in qualità di esecutore dei lavori.
Gli uomini della stazione forestale di Montano Antilia, nel corso di un normale servizio in località “Lagorusso” di Futani, notava un’area recintata perimetralmente con paletti in legno e rete metallica con cancello di accesso in legno, al cui interno vi era una struttura adibita a ricovero per animali.
A seguito di ulteriore sopralluogo congiunto con il responsabile dell’ ufficio tecnico comunale di Futani, si accertava che le opere oltre ad essere realizzate su suolo di proprietà del Comune, in completa assenza di autorizzazioni.
Infine, la forestale di Capaccio congiuntamente alla stazione forestale di Roccadaspide, a seguito di segnalazione anonima, e mediante una minuziosa ricognizione nella località oggetto della segnalazione, accertava che lungo la strada vicinale che dalla frazione Crispi di Capaccio conduce nella sottostante località “Fonte” di Roccadaspide, in zona di protezione” del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, nonché in un bosco ceduo di specie quercina, erano allocati rifiuti pericolosi costituiti da: pneumatici in disuso, parti meccaniche di motori di autoveicoli, dai quali si rilevava uno sversamento sul terreno di olio provenienti dagli stessi, tutto il materiale era stipato in cassoni di plastica e bustoni in tela plastificata coperto con teloni di plastica, nonché un cassone frigo.
Al fine di conservare le fonti di prova e per non far portare il reato ad ulteriori conseguenze, gli uomini del corpo forestale dello Stato procedeva al sequestro preventivo del cumulo di rifiuti e del cassone frigo.
Mediante strumentazione GPS gli investigatori rilevavano le coordinate del sito, individuando così il proprietario del terreno, T.A. di anni 56 residente in Albanella il quale veniva denunciato alla competente procura della Repubblica di Salerno, per abbandono di rifiuti pericolosi.
©Riproduzione riservata