Disagio giovanile, presto un centro d’ascolto a Buonabitacolo

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Disagio giovanile, presto un centro d’ascolto a Buonabitacolo

Dalle parole ai fatti e presto Buonabitacolo avrà un centro d’ascolto. Lo aveva promesso il sindaco Giancarlo Guercio all’indomani dei terribili fatti che hanno sconvolto la piccola comunità valdianese con l’omicidio del 18enne Antonio Alexander Pascuzzo per mano del coetaneo Karol Lapenta avvenuta lo scorso aprile. Per dare il via ad una serie di iniziative di sostegno al disagio giovanile, sabato nel centro sociale La Cupola si è tenuto un convegno dal titolo “Educazione emotiva – Uno strumento di prevenzione per il benessere individuale e di comunità”, organizzato dal Comune in stretta collaborazione con la psicologa e psicoterapeuta Filomena Vitale. Al tavolo hanno preso parte Filomena Chiappardo, assessore alla Cultura del Comune di Padula, Giuseppe Rinaldi, sindaco di Montesano sulla Marcellana, Filomena Vitale, psicologa e psicoterapeuta, Antonio Mautone, psichiatra direttore dell’Unità operativa Salute Mentale Polla-Sala Consilina, Antonio Florio, responsabile del Piano di Zona S10 che hanno discusso di prevenzione psicologica, di come affrontarla e quali sono i servizi che offre il territorio.  Tra i relatori, a raccontare la loro testimonianza, c’erano Gennaro Porcelli e Andrea Bisogni, referenti dell’associazione Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante. Per le conclusioni è intervenuto il vescovo della Diocesi Teggiano-Policastro, Antonio De Luca. Ha moderato la giornalista Marianna Vallone. 

Per il sindaco Guercio l’omicidio di Antonio Pascuzzo impone una riflessione: «La disattenzione e il pensiero che i problemi siano degli altri porta sempre ad una degenerazione, ed è inammissibile pensare di dover definire ‘fascia debole’ proprio quella fascia che invece dovrebbe considerata la più creativa. Buonabitacolo non farà finta di niente e non si volterà dall’altra parte. – aggiunge Guercio che anticipa la nascita di un centro d’ascolto per il territorio – Ci impegneremo per dare concretezza a questo progetto affinchè diventi un punto di riferimento e supporto non solo per il Vallo di Diano ma anche per il golfo di Policastro. Serve alle famiglie». 

Sulla stessa linea anche l’assessore alla Cultura di Padula, Filomena Chiappardo, che ha sottolineato l’importanza della cultura come strumento di prevenzione: «Bisogna dare fiducia ai giovani e soprattutto dargli luoghi di aggregazione». Anche Giuseppe Rinaldi, sindaco di Montesano Sulla Marcellana ha evidenziato quanto poco si parli con i giovani: «Tutti parlano dei giovani – ha detto – ma nessuno con i giovani, sono pieni di speranze».

Importante l’intervento della psicologa e psicoterapeuta Filomena Vitale ha invece parlato di alfabetizzazione emotiva e di aiutare i bambini a provare emozioni, e ai genitori a farlo al meglio. Più critico lo psichiatra Antonio Mautone nei confronti dei distretti sanitari ai quali spetta il compito di fare prevenzione. Forte la testimonianza di Andrea Bisogni che ha raccontato la sua esperienza prima di entrare a far parte dell’associazione fondata da Chiara Amirante, la donna che porta il cuore agli ultimi. Sulle iniziative della Onlus si è invece soffermato Gennaro Porcelli. Sulla necessità di figure professionali come quella dei psicologi ha invece basato il suo intervento il coordinatore del Piano di zona S10, Antonio Florio. Ha chiuso il convegno il vescovo padre Antonio De Luca: «I giovani non hanno bisogno di risposte ma di domande».

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