Sala Consilina, polso duro contro dipendenti comunali: trasparenza o guai
| di Luigi MartinoRicorda molto i 10 comandamenti che secondo l’Antico Testamento furono scritti sulle tavole della legge date da Dio a Mosè sul monte Sinai. Qui, invece, i dipendenti comunali i propri «comandamenti» li trovano sul sito internet dell’ente per il quale lavorano. Stiamo parlando del Comune di Sala Consilina che ha deciso di rendere noto il codice di comportamento dei dipendenti comunali. Il testo è composto da diciassette articoli nei quali viene stabilito cosa possono fare, ma soprattutto cosa non possono fare gli impiegati.
Nell’articolo 1, ‘Oggetto del codice’, si legge che «Tali regole di condotta, espressione dei principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, sono tutte riconducibili alla integrità personale del dipendente che si manifesta in molteplici aspetti». Poi ne elenca alcuni come «l’obbligo di coniugare l’efficienza dell’azione amministrativa con la economicità della stessa ed il contenimento dei costi, utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia», «l’obbligo di garantire la parità di trattamento dei destinatari dell’azione amministrativa» oppure «l’obbligo di garantire la massima collaborazione con altre Pubbliche Amministrazioni».
I dipendenti rischiano sanzioni e sospensioni dal lavoro se non rispettano le regole. Ad esempio, si legge ancora nello statuto, «il dipendente deve utilizzare il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni d’ufficio e i servizi telematici e telefonici dell’Ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall’Amministrazione. A tal proposito, l’Ufficio CED dovrà effettuare un monitoraggio, a campione e di norma con cadenza mensile, volto alla verifica dei siti visualizzati e del loro utilizzo in conformità alle finalità di interesse pubblico». Riguardo l’utilizzo dei mezzi comunali il regolamento impone che «il dipendente, appositamente autorizzato dal Dirigente competente o dal titolare di p.o. oppure dal Sindaco deve utilizzare i mezzi di trasporto dell’Amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d’ufficio, compilando all’uopo il c.d. “foglio di marcia” e astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d’ufficio».
Ma non solo regole da rispettare all’interno della casa comunale. Il sindaco pretende che «nei rapporti extralavorativi con carabinieri, guardia di fiananza, magistrati o altre figure di questo genere, il dipendente non deve sfruttare o menzionare la posizione che ricopre all’interno dell’amministrazione per ottenere utilità indebite», poi «nei rapporti privati, altresì, il dipendente non deve assumere condotte che possano nuocere all’immagine dell’amministrazione comunale». Chi scrive il regolamento avverte anche che all’interno del Comune «è fondamentale il rapporto tra dipendenti al fine di offrire una risposta effettiva e tempestiva alle istanze del cittadino. E’ vietato, quindi, di adottare condotte dilatorie volte a ritardare il compimento di attività o l’adozione di decisioni di propria spettanza o volte a far ricadere su altri dipendenti attività o decisioni di propria spettanza».
Queste sono solo alcune delle norme che si possono trovare all’interno dello statuto. Un articolo ad esempio è dedicato agli impiegati «distratti» e «sciuponi». Mentre un altro spiega se e perchè accettare i regali all’interno del Comune. «I regali, anche se di modico valore (ossia non superiore ai 150 Euro), non possono essere accettati. I regali d’uso o di modico valore possono essere accettati nell’ambito delle normali relazioni di cortesia (nascita di un figlio, compleanno, onomastico, Natale, Pasqua). I regali ricevuti fuori dai casi consentiti saranno devoluti alla Caritas o alle parrocchie seguendo un criterio di rotazione. Per la prevenzione della corruzione, l’articolo 12 prevede la possibilità da parte degli stessi dipendenti di segnalare anche in maniera anonima, purchè circostanziata, al responsabile per la prevenzione della corruzione, i comportamenti, reati ed irregolarità commesse da parte di colleghi o superiori ai danni dell’interesse pubblico».
Ecco il regolamento scaricabile dal sito web del Comune
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