Tanagro: il canale parallelo, situazione disperata. Che il Consorzio Bonifica ne prenda atto
| di Federico MartinoBastano solo poche foto per far toccare con mano, a chi pensa che la nostra sia una critica fine a se stessa, la situazione del fiume Tangro e, in particolare, del canale parallelo nei pressi del ponte in località S. Agata a Sala Consilina. Proprio in quella località, nel novembre del 2010, gli argini del fiume Tanagro cedettero in più punti per le piogge insistenti (e non solo!). La situazione del letto del canale parallelo, lo scorso anno, non era molto dissimile rispetto a quella che oggi vediamo in queste foto. E allora, prima che comincino le piogge autunnali, chiediamo al Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano di iniziare, con largo anticipo, l’opera di manutenzione del canale parallelo, che si sta trasformando in una vera e propria foresta.
Il Ponte S. Agata a Sala Consilina
Abbiamo poi udito voci, tese forse a giustificare l’assenza di intervento, che parlano di ipotetiche associazioni ambientaliste che ostacolano la manutenzione del canale e lo sgombero dai detriti del letto del fiume nei pressi del Ponte Cappuccini. Noi ci chiamiamo fuori, perché pensiamo che la salvaguardia del territorio passi anche attraverso la manutenzione degli argini (ma dove sono finiti i pioppi che fungevano da sostegno?). Abbiamo anche caldeggiato l’istituzione di una Zona di Protezione Speciale (alla quale i Comuni di Sala Consilina, Sassano, Teggiano e San Rufo sembrano non essere interessati) per l’intero tratto del fiume interessato da un importante flusso di uccelli durante la stagione migratoria. Questa richiesta è stata inoltrata dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania ai Comuni “non-interessati”, i quali avrebbero solo dovuto fornire la perimetrazione dell’area da sottoporre a protezione. Un’interrogazione parlamentare su questa stranissima vicenda, dopo quella dell’On. Trepiccione, ritirata per ragioni poco chiare, è stata inoltrata dall’On. Leoluca Orlando e dal Sen. Nello Formisano alla Presidenza del Consiglio. Speriamo di poter presto avere notizie in merito.
Sotto il ponte S. Agata a Sala Consilina
Crediamo infatti che, attraverso una particolare attenzione verso l’avifauna, il territorio agricolo e tutte le zone umide del Vallo di Diano, si potrebbe: valorizzare le colture locali; creare vivai per la piscicultura; incrementare il flusso turistico attrezzando punti per la pesca sportiva, istituendo punti di osservazione dell’avifauna locale e proponendo punti di ristoro per sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o su biciclette; rimediare all’incuria a cui da anni è sottoposto il corso d’acqua più importante della vallata; estendere la diffusione degli alberi nei pressi dei corsi d’acqua, anche per la produzione di biomassa; incentivare la nascita di agriturismi tematici in tutta la vallata (uno per ogni specificità locale).
Queste cose rimarranno scritte in un grande libro dei sogni se non saremo disposti a investire – in tutti i sensi – molto di più per difendere e valorizzare i nostri beni ambientali, piuttosto che a deturparli, come purtroppo oggi riusciamo a fare anche all’interno delle zone protette.
La foresta visibile a sinistra è all’interno del canale parallelo al fiume Tanagro
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