Cobellis: «Bisogna costruire la sezione italiana del Partito popolare europeo»
| di Biagio Cafaro«La nostra sfida è oggi quella di costruire il polo dei popolari, la sezione italiana del Ppe, con tutte le forze moderate che appoggiano il governo Letta. Intorno a questa linea si ritrova tutto il partito, come la riunione di venerdì guidata dal Segretario Lorezo Cesa ha sancito. Le polemiche che qualcuno sta alimentando ad arte sono solo strumentali e lasciano il tempo che trovano», questi i commenti del vallese Luigi Cobellis, capogruppo Udc in Regione Campania, al dibattito che sta animando il partito in vista della celebrazione del congresso nazionale del 21-22-23 febbraio.
«In questi giorni ho letto retroscena che accreditano le ipotesi più disparate e danno per scontata una frattura. Bhè vorrei dire a tutte queste cassandre che si sbagliano: il nostro obiettivo è quello di tenere unito il partito attorno ad un progetto chiaro e riconoscibile – ha detto Cobellis -. In questa fase si stanno confrontando opinioni diverse all’interno dell’Udc, come è normale e giusto che sia in un logica di confronto che unica può valere all’interno di una organizzazione come la nostra».
«Proprio per questo trovo inaccettabile che chi ricopre responsabilità di partito, anche a livello provinciale, possa strumentalizzare questa fase a fini personali o peggio ancora minimizzare l’importanza di un processo politico e democratico. Mi riferisco in particolare alle dichiarazioni di Vincenzo Inverso che ho trovato disgustose, parole inaudite che confermano la pochezza non solo politica ma anche umana del figuro in questione – ha aggiunto Cobellis -. Nella riunione di venerdì non c’è stato alcuno strappo ma solo dibattito e confronto. Un passaggio cruciale che Inverso ha invece voluto minimizzare e ridurre a ‘sceneggiata’. La verità è che si è trattato di una cosa seria ma non mi stupisce che lui non sia stato in grado riconoscerla».
«Io sono impegnato a riaffermare il senso di un percorso che ci ha visto sempre protagonisti e che porta alla formazione della sezione italiana del Ppe. E questo significa guardare al popolarismo ed evitare il populismo. Ero e rimango convinto che lo spazio per questa scelta politica sia ancora vivo e vegeto in questo paese e credo fermamente nella necessità di non rinunciare al diritto di criticare aspramente il finto bipolarismo italiano che in venti anni di attività ha prodotto solo disastri» ha concluso Cobellis.
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