Camerota: abusi edilizi, distruzione e deturpamento del Parco. Forestale denuncia e sequestra

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Camerota: abusi edilizi, distruzione e deturpamento del Parco. Forestale denuncia e sequestra

Il corpo forestale dello Stato è entrato in azione nel comune di Camerota. Due gli interventi portati a termine dalle giubbe verdi: uno nella frazione Marina e il secondo nella frazione Licusati. Alle operazioni hanno partecipato il comando di San Giovanni a Piro e quello di Vallo della Lucania.

Marina di Camerota Nel primo caso i forestali, a seguito di una denuncia esposta al comando, in via Comite nella frazione Marina hanno accertato all’interno di un piazzale adibito al parcheggio di sosta camper la realizzazione di terrazzamenti in calcestruzzo e di manufatti adibiti a servizi igienici e docce su un’area di circa cinquecento metriquadrati. Successivi accertamenti e con l’aiuto dell’ufficio tecnico comunale di Camerota, le giubbe verdi hanno appurato che l’intervento era stato eseguito abusivamente senza aver acquisito nessuna autorizzaziona del Parco del Cilento e dalla soprintendenza di Salerno. L’area e i manufatti sono stati posti sotto sequestro penale e il proprietario, G.S.S. le sue inziali di 51 anni, è stato denunciato.

Licusati In località ‘Ciglioto’ a Licusati gli agenti della forestale durante un semplice giro di pattugliamento hanno notato un accesso costituito da una pista in terra battuta che dalla strada si addentrava all’interno di un uliveto. Nel corso del sopralluogo i militari hanno appurato che la pista in terra battuta larga tre metri e lunga 110 metri, di collegamento tra il fabbricato rurale con il taglio del muro in pietra di confine e conseguente apertura di un accesso di tre metri alla strada provinciale, era stata realizzata senza il rilascio del permesso a costruire del Parco. Anche in questo caso l’area è stata sequestrata e il proprietario del terreno, D.F. 47 anni, è stato denunciato.

In entrambi i casi è stata accertata la totale illegittimità dei lavori. I fatti sono stati denunciati al tribunale di Vallo della Lucania e i due trasgressori dovranno rispondere dei reati di  abusi edilizi, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e contemplati nell’area protetta del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

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