Chiusura ospedale di Agropoli: Alfieri ordina all’Asl la continuità assistenziale
| di Biagio CafaroNon si placa la polemica tra il comune di Agropoli e la direzione sanitaria che ha disposto la chiusura dell’ospedale di Agropoli e lo stop ai ricoveri da oggi, lunedì 10 giugno 2013. Il sindaco di Agropoli Franco Alfieri ha disposto nella giornata di ieri, domenica 9 giugno, con un’ordinanza, il mantenimento della continuità assistenziale del presidio ospedaliero di Agropoli, ordinando al direttore sanitario di accettare ricoveri fino al 20 giugno prossimo, quando presso l’Asl sarà attivata la postazionione Psaut: Il sindaco di Agropoli ordina «al direttore sanitario dell’ospedale civile di Agropoli – si legge nell’ordinanza – di mantenere la continuità assistenziale del presidio ospedaliero garantendo ricoveri e prestazioni sanitarie fino al 20/6/2013 data in cui l’Asl ha previsto l’attivazione della postazione PSAUT e comunque fino a quando detta postazione sanitaria non sarà effettivamente funzionante».
Le motivazioni vanno ricercate nelle conseguenze sanitarie che ne scaturiscono: «Il decreto dell’Asl – recita l’ordinanza – determina una grave ed imprevedibile emergenza sanitaria nel territorio comunale in quanto alla cessazione dei ricoveri (10/6/20113) nel P.S. non corrisponde la contestuale attivazione (20/6/2013) dello PSAUT ivi compreso il servizio ambulanze indicato dall’Asl nella relazione tecnica depositata al Tar in esecuzione della citata ordinanza n. 602/2013»
«Pertanto – continua l’ordinanza – , ferma l’impossibilità di adeguati trattamenti terapeutici in regime di ricovero, il ritardo nell’attivazione dello PSAUT non permette il trasferimento ed il conseguente ricovero dei pazienti “critici” presso altre strutture ospedaliere; tale situazione, lesiva del diritto alla salute (art. 32 Cost.), non è rimediabile con gli strumenti ordinari previsti dall’ordinamento giuridico; al fine di salvaguardare il diritto alla salute è indispensabile preservare la continuità assistenziale dell’Ospedale di Agropoli garantendo ricoveri e prestazioni in essere con conseguente cessazione dello stato di pericolo determinato dal contestuale blocco dei ricoveri e dalla mancata attivazione dello PSAUT;
che dando esecuzione al provvedimento di cessazione dei ricoveri del 07/6/2013 a far data dal 10/06/2013 senza un preciso, dettagliato e capillare piano di pubblicità e comunicazione all’utenza, si creerà un gravissimo disservizio con seri e concreti rischi per la salute e la vita dei cittadini»
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