Chiude ospedale Agropoli: Squillante presenta nuovo piano emergenze-urgenze

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Chiude ospedale Agropoli: Squillante presenta nuovo piano emergenze-urgenze

Quindi siamo alla fine. Da lunedì termineranno tutte le attività sanitarie presenti nel presidio sanitario di Agropoli per far posto al Psaut. A confermarlo la direzione Asl di Salerno attraverso una lettera inviata al direttore sanitario Francesco Lombardo e al primo cittadino di Agropoli Franco Alfieri.

Solo poche righe per decretare la fine degli sforzi e delle proteste di un intero comprensorio affinchè non cessasse di vivere un presidio sanitario cardine del Cilento. Intanto a Salerno Antonio Squillante presenta il Piano di riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza. Nel provvedimento si parla di un Piano per far fronte alle varie esigenze del territorio salernitano a seguito dell’accorpamento delle tre ex Asl attraverso nuove reti di intervento, come la rete di emergenza per lo stroke, per gli infarti e per i traumi integrando le funzioni dei vari presidi per assicurare un calo dei rischi legati all’emergenza.

Nascono, poi, nuovi dipartimenti integrati per l’emergenza (DIE 1 per l’area nord e centro di Salerno e DIE 2 per la zona sud del capoluogo). Ci sono poi novità per i pronto soccorso dove saranno attivati posti di osservazione breve intensiva (OBI) negli ospedali per ridurre i ricoveri impropri. Nei presidi di Oliveto Citra e Roccadaspide rimarranno operative per il momento le unità di pronto soccorso per venire incontro alla fase cruciale dell’organizzazione.

Insomma il territorio ruoterà attorno all’istituzione di punti di primo intervento, Psaut e Saut. I Saut, in particolare, passano da 28 a 25 attraverso la soppressione di tre postazioni, ovvero Gioi, Bellosguardo e Acerno. I Psaut, invece, restano cinque: Salerno, Pagani, Capaccio, Montesano Sulla Marcellana e Agropoli che subentra a Teggiano. Incrementate, infine, anche le ambulanze di tipo B che salgono da 20 a 24, e quelle rianimative che diventano sei (Agropoli, Capaccio, Policastro, Vallo della Lucania, Polla e Scafati).

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